Cpv: a Vicenza responsabilità sociale d'impresa con focus sul personale

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Nella provincia di Vicenza le imprese dimostrano un’ottima predisposizione alla Responsabilità sociale d’impresa, sulla base di valori forti di imprenditori e manager. A dirlo è lo studio «Comunità e Ambiente responsabili nel territorio vicentino», promosso da Fondazione Centro Produttività Veneto tra le attività finanziate dalla Regione Veneto tramite la Dgr n. 948/2016 – Responsabilmente – Promuovere l’innovazione sociale e trasmettere l’etica.

Nelle 63 aziende intervistate dalla ricercatrice Elisa Gritti, borsista di ricerca dell’Università Ca’ Foscari, sono state censite ben 292 attività che possono essere etichettate come responsabili in tre direzioni: verso l’ambiente, verso la comunità territoriale e verso la gestione interna dell’impresa – tra cui le politiche per i dipendenti. I risultati sono stati presentati nel corso dello Strategy Innovation Forum, il 25 ottobre a Venezia. Il campione oggetto dello studio è costituito per il 50% da aziende del commercio e dei servizi, per il 37,1% da attività manifatturiere, dell’edilizia e minerarie, per il 12,9% da agricoltura e industrie alimentari.

Fra le azioni censite, la maggior parte riguarda la governance e le politiche verso i dipendenti come la formazione trasversale, il welfare aziendale e la conciliazione vita privata-lavoro (156, pari al 53,4%); in seconda posizione troviamo le azioni “social” cioè rivolte al sostegno e/o alla valorizzazione della comunità territoriale dove si trova l’azienda (86 azioni, pari al 29,5% del totale); infine in terza posizione ci sono le azioni rivolte alla tutela dell’ambiente (50, pari al 17,1%), che però rientrano nelle fasce di investimento più alte, dove si spende di più.

L’investimento più rilevante? Sulla catena del valore

«È interessante notare come a livello territoriale la Responsabilità sociale d’impresa riguarda in prevalenza le dinamiche interne all’azienda. – commenta l’autrice della ricerca Elisa Gritti –. L’investimento responsabile più rilevante è sulla catena del valore, in primis tra tutti sicuramente l’attenzione per le persone, lavoratori e lavoratrici. Sta cambiando molto anche il modo di percepire processi e prodotti, dal punto di vista dell’ecosostenibilità e della riduzione di impatti ambientali e sprechi. Molto impattati però anche i modelli organizzativi, il modo di lavorare dentro le piccole e medie imprese, che mirano alla costruzione di relazioni più solide e orizzontali e al coinvolgimento di tutti nella mission aziendale. Sulle azioni di sostenibilità ambientale ci sono casi eccellenti, e lo stesso vale per il sociale, soprattutto dove le imprese puntano a creare rete ed esperienze culturali con i propri stakeholders. Un terzo delle azioni rilevate nell’ambito sociale riguardano infatti modi anche molto creativi, costruttivi ed etici di intendere la relazione con i fornitori, con la scelta di quelli locali e sostenibili, con la cittadinanza, con eventi o attività di sensibilizzazione su tematiche strategiche, con le scuole, con l’alternanza scuola/lavoro, e, particolarmente rilevante, il rapporto con il mondo no profit che presenta potenzialità enormi. Tutto questo in un contesto di ricambio generazionale fondamentale: in quasi il 40% delle realtà analizzate sotto la prospettiva delle buone pratiche di Responsabilità la maggioranza del management aziendale ha meno di 40 anni».

A margine della presentazione dei risultati sono state raccontate da imprenditori e manager le buone pratiche di alcune aziende che interpretano la Responsabilità sociale a tutto tondo: Cantina la Costa di Sarcedo, Miriade Srl di Thiene, Corichem Srl a di Sarego, Cooperativa Insieme di Vicenza, che hanno messo in pratica politiche di Responsabilità sociale che sono esempio per tutta la comunità imprenditoriale vicentina.

Anche il Teatro d’Impresa racconta la responsabilità sociale

Oltre a queste, sempre all’interno del progetto guidato da Centro Produttività Veneto, altre aziende hanno rappresentato casi paradigmatici sul tema della Responsabilità uniti a un forte spirito creativo e capacità di mettersi in gioco con l’esperienza comunicativa del Teatro di Impresa. Tramite una piccola rappresentazione durante lo Strategy Innovation Forum, imprenditori e manager di Cooperativa Insieme, Fabbrica Pinze Schio Srl, Stl Srl, Paolin Srl, Gruppo Motterle, Fitt Spa, Salvagnini Italia e Studio Progetto hanno presentato il proprio punto di vista sulle pratiche intraprese nelle proprie realtà aziendali. La rappresentazione, che coinvolgeva anche la professoressa Silvia Cantele, la studentessa Nadia Maschio e l’esperto teatrale Lorenzo Bocchese, è stata una strategia ben riuscita di racconto e dialogo in rete, che ha convolto imprese da tempo impegnate nelle strategie di Rsi, anche partecipando al Gruppo di studio sulla Responsabilità sociale d’impresa di Centro Produttività Veneto.

«Nel vicentino troviamo una situazione molto positiva – è il bilancio tracciato da Elisa Gritti – imprese e imprenditori che sempre di più percepiscono il ruolo centrale che hanno non solo sul benessere economico, ma anche ambientale e sociale del loro territorio. Due sfide per il futuro? Aumentare la visione strategica e la percezione dei benefici anche per l’impresa stessa dei comportamenti sani e responsabili e fare in modo che questi non siano prerogativa solo di imprenditori già di per sé sensibili al tema per diventare, sempre di più, parte della cultura imprenditoriale locale».

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