Olimpiadi 2026, Calgary vota "No". Sfida tra Cortina-Milano e Stoccolma

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Colpo di scena nella corsa all’assegnazione delle Olimpiadi 2026. Dalla sfida per ospitare i giochi invernali è molto probabile che si sfilerà la canadese Calgary. In campo restano a questo punto soltanto la candidatura italiana, con Cortina d’Ampezzo e Milano, e la capitale svedese Stoccolma, dove però il nuovo governo locale si oppone all’evento.

A Calgary si è svolto un referendum consultivo in cui hanno prevalso i voti contrari all’evento: i “No” sono stati il 56,4 per cento, in termini assoluti 171 mila 750 voti contro 132 mila 832. C’è da precisare che referendum non ha un valore vincolante, e l’affluenza non ha raggiunto la soglia del 50 per cento, fermandosi al 39,73 per cento. Per porre fine al sogno olimpico di Calgary – dove per altro si è già tenuta un’edizione dei giochi invernali nel 1988 – servirà comunque un nuovo voto del consiglio comunale, dove i rapporti di forza non sono favorevoli al prosieguo della candidatura.

Il referendum di Calgary dà nuova benzina al sogno di Cortina d’Ampezzo di tornare, in tandem con la metropoli lombarda, ad essere scenario olimpico dopo l’edizione del 1956. La prossima tappa è il 28 novembre all’assemblea dei comitati olimpici nazionali a Tokyo. La decisione definitiva del Cio è invece prevista nella sessione che inizierà a Losanna il 24 giugno 2019.

«A questo punto – è il commento del presidente della Regione Veneto Luca Zaia – dobbiamo sostenere la candidatura Milano-Cortina con ancora più tensione e determinazione di prima, a cominciare dall’andare a Tokyo ancora più forti e convinti delle qualità della nostra proposta. Sarebbe un errore calare la tensione per un possibile avversario in meno, perché non si vince adesso, ma il giorno dell’assegnazione ufficiale da parte del Cio».

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