Fantic Motor, 50 anni con sorpresa: «All'Eicma il Caballero elettrico»

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Una grande festa per celebrare i 50 anni di Fantic Motor ha riempito giovedì 27 settembre l’area Opendream (ex Pagnossin) di Treviso. E si è conclusa con una chicca: l’anteprima del nuovo Caballero elettrico, la novità più attesa di casa Fantic. La versione elettrica della moto fuoristrada divenuta un simbolo degli anni Settanta è stata illustrata attraverso un rendering, e sarà presentata per la prima volta in “carne ed ossa” all’Eicma di Milano, la fiera internazionale del ciclo e del motociclo in programma dall’8 all’11 novembre. Proprio all’Eicma fu presentato nel 1969 il primo Caballero, e due anni fa, nel 2016, è stata lanciata la nuova versione, simbolo della rinascita di Fantic. Una rinascita che ha ampliato il concetto di passione per le due ruote aprendo a nuovi prodotti come le e-mountain bike, biciclette elettriche di gamma medio-alta per i percorsi di montagna, protagoniste di un vero boom in Italia e nei mercati internazionali.

Alla festa, tra le oltre quattrocento persone presenti, hanno preso parte i protagonisti del presente: il presidente di Fantic Motor Tiziano Busin, l’amministratore delegato Mariano Roman e Alberto Baban, presidente di VeNetWork, la società che riunisce 56 imprenditori veneti e che nel 2014 ha rilevato Fantic Motor investendo nel suo rilancio nella nuova sede di Dosson di Casier. Un saluto lo ha portato anche Matteo Zoppas, presidente di Confindustria Veneto ed ex Tricolore di Enduro nel 2009. E c’erano anche i protagonisti che, di quel marchio, hanno fatto la storia: Mario Agrati, che nel 1968 fondò a Barzago (Lecco) Fantic Motor per produrre mini-bike, go-kart ed enduro destinati al mercato americano, e il campione di motocross Maurizio Dolce, uno dei più forti crossisti al mondo che ha inforcato le moto Fantic fra anni ’70 e ‘80. Nel corso della serata, condotta da Dj Ringo, è stato presentato il libro “Fantic Motor 50th Anniversary”, che ripercorre con testimonianze fotografiche e scritte mezzo secolo di storia del marchio, e inaugurata una mostra con 50 fotografie storiche e 20 moto della collezione Rampazzo, dai primi mini-bike di fine anni Sessanta alle plurititolate della regolarità e del trial.

«In tre anni abbiamo triplicato il fatturato e puntiamo a crescere ancora in modo esponenziale, perché gli spazi di mercato ci sono, e intendiamo presidiare con sempre nuovi prodotti la frontiera della mobilità green, dalle e-bike al Caballero elettrico – ha detto Mariano Roman, amministratore delegato di Fantic Motor –. Nel 2015 abbiamo avuto ricavi per 5 milioni di euro, nel 2016 abbiamo raddoppiato a 10 e abbiamo chiuso il 2017 a oltre 15 milioni di euro. Confidiamo di chiudere il 2018 a 26 milioni di fatturato, e di raggiugere i 40 milioni nel 2019».

«A due anni dal lancio possiamo dire senza dubbio che il nuovo Caballero ha mantenuto le aspettative – è stato il commento di Alberto Baban, presidente di VeNetWork, che dal 2014 controlla il marchio motociclistico –. Un traino eccezionale per un marchio che non ha mai perso il suo fascino, e che secondo una recente ricerca di mercato è conosciuto dal 31% della popolazione tra i 14 e i 60 anni. Ma la storia da sola non basta: questo successo è il frutto di innovazione, capacità di management, posizionamento nel mercato di oggi, prefigurando quello del futuro. È il modello che VeNetWork applica al re-startup di aziende storiche».

«Cinquant’anni di storia sono un traguardo importante per qualsiasi azienda, ma assumono un valore particolare quando si parla di un brand così conosciuto e amato – ha affermato Tiziano Busin, presidente di Fantic Motor e amministratore delegato di VeNetWork –. Il mondo delle due ruote elettriche ci sta dando grandi soddisfazioni. Con Fantic Rent gestiamo il noleggio di flotte delle nostre e-bike, soprattutto ad alberghi, campeggi e noleggiatori, e puntiamo a raggiungere 2 milioni di ricavi a fine 2018».

«Non posso che complimentarmi – dichiara Matteo Zoppas, presidente di Confindustria Veneto – per la capacità di aver ristrutturato e riposizionato un marchio noto come Fantic. Un plauso anche alla lungimiranza di guardare al futuro puntando sul green. È motivo di orgoglio per l’industria del Veneto vedere rilanciata un’azienda che ha fatto la storia del motociclismo, ancor più nel contesto difficile che il settore sta attraversando».

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