Export, l'accelerata dei distretti veneti: +2,7% nel primo semestre

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L’accelerazione continua. È questo in sintesi il responso che emerge dal monitor dei distretti industriali del Triveneto al primo semestre 2018, curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Nei primi sei mesi del 2018 infatti le imprese distrettuali venete hanno messo a segno un ulteriore incremento delle esportazioni (+2,7%), trainate dal mercato di Paesi Bassi (+18,8%) e Francia (+9,2%). Dei 25 distretti veneti monitorati, 16 hanno registrato incrementi positivi e 9 si posizionano ai primi 30 posti in Italia per crescita del valore delle esportazioni. La Termomeccanica scaligera è il distretto migliore con accelerazione a due cifre (+15,4%), resa possibile dall’eccezionale espansione del mercato polacco.

Biomedicale di Padova da record

Bene anche il Mobile di Treviso, le Materie plastiche di Treviso, Vicenza e Padova, le Calzature del Brenta, il Prosecco di Valdobbiadene, la Calzatura sportiva di Montebelluna, il Tessile e abbigliamento di Schio-Thiene-Valdagno, i Dolci e pasta veronesi (con la miglior crescita tendenziale del +22,2%) e la Termomeccanica di Padova. Dati in contrazione invece per l’Occhialeria di Belluno (-6,6% nel secondo trimestre), la Concia di Arzignano (-2%), l’Oreficeria di Vicenza (-2,8%), i Vini Veronesi (-1,3% su base semestrale), il distretto Ittico del Polesine e del Veneziano (-1,1% nel secondo trimestre) e le Carni di Verona (-6,2%). Per quanto riguarda i poli tecnologici, avanzano sia il Polo Ict veneto (+13%) che il Biomedicale di Padova, che registra la crescita più alta tra i poli biomedicali italiani (+6,5 milioni di euro).

Alessandro Macciò

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