Ettari in aumento ma produzione in calo per la soia divorata dalle cimici

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Così piccola e così devastante. C’è anche la cimice asiatica dietro all’anno nero della soia in Veneto, dove il parassita ha colpito duramente le coltivazioni provocando un calo della produzione e l’andamento del mercato ha fatto scendere le quotazioni dai 360 euro alla tonnellata del 2017 ai 330 di quest’anno. Risulta parzialmente vanificato, quindi, lo sforzo degli agricoltori che avevano deciso di scommettere sul legume in Veneto, dove nel 2017 la superficie coltivata a soia ha raggiunto i 154.700 ettari (+15,2%). Dai dati di Veneto Agricoltura emerge anche che la prima provincia per investimenti è Venezia con 46.300 ettari (+10%), seguita da Padova con 30.200 ettari (+32,6%) e Rovigo con 29.900 ettari (+12,5%).

Confagricoltura: «Prezzi scesi per colpa dei dazi»

«La cimice quest’anno ha fatto molti danni sulla soia, anche se rispetto ai frutteti ci riesce più difficile quantificare i danni perché sono meno evidenti – commenta Giangiacomo Bonaldi, cerealicoltore di Confagricoltura e presidente del Consorzio maiscoltori e cerealicoltori del Piave – Quello che è certo è che le piante hanno avuto un comportamento anomalo, in quanto molti baccelli sono verdi o vuoti. Le rese sono state più basse anche del 40%, ma ci sono coltivatori che hanno perso tutto il raccolto. Anche i prezzi – osserva Bonaldi – sono andati giù, ma in conseguenza dell’andamento dei mercati internazionali: i dazi imposti da Trump alla Cina hanno avuto una conseguenza diretta sui prezzi. E siccome il prezzo di Chicago è sceso moltissimo, anche noi ne abbiamo risentito».

Alessandro Macciò

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