Sblocco avanzo di amministrazione: un miliardo per i comuni veneti

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I comuni virtuosi potranno spendere gli avanzi di amministrazione: una novità introdotta da una circolare della Ragioneria generale dello Stato in applicazione di una doppia sentenza della Corte Costituzionale (la 247/2017 ribadita dalla 101/2018), che in Veneto vale circa un miliardo di euro. Ossigeno per le casse sempre in affanno degli enti locali. La presidente dell’Anci del Veneto, Maria Rosa Pavanello, è stata una delle protagoniste della battaglia dei comuni per ottenere la possibilità di spendere le risorse in eccesso “congelate” dal patto di stabilità.

«Queste risorse – dice Pavanello – possono rappresentare uno strumento utile ed utilizzabile per i nostri Comuni in grado di sbloccare e liberare gli investimenti. In Veneto molti Comuni hanno già estinto i prestiti e così, pur essendo fra quelli meno indebitati e con meno personale di tutta Italia, si ritrovano a poter effettuare solo la spesa corrente. Sembra quasi un paradosso, ma i paletti e le norme della finanza pubblica penalizzano gli enti virtuosi. Con gli avanzi di amministrazione possiamo creare un meccanismo in grado di mettere in moto gli investimenti».

L’Anci nazionale farà il punto sulla novità il 24 ottobre alla prossima assemblea nazionale.

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