Agordino, l'incendio non avanza più. Salvati due escursionisti

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È calato il vento di fohn, che faceva correre le fiamme su un fronte di 7 km, ma non è finito l’allarme nella valle Agordina per il grande rogo che da ieri sta bruciando i boschi sul versante di San Lucano, mettendo in pericolo il comune di Taibon. Ieri il sindaco Silvia Tormen ha fatto sgomberare la frazione più esposta, Col di Pra, allontanando una dozzina di abitanti per ragioni di sicurezza. La situazione tuttavia è nettamente migliorata rispetto a mercoledì. L’incendio non avanza più, anche se resta esteso. E’ stato combattuto anche con quattro Canadair e tre elicotteri, che hanno sganciato decine di tonnellate d’acqua sulle fiamme. Nelle ultime ore il fuoco si è allontanato dalle case. L’ottimismo deriva soprattutto dal meteo, in quanto sabato e domenica è prevista pioggia, e questo potrebbe dare una grossa mano per lo spegnimento definitivo.

Bottacin: «C’è ancora molto da lavorare»

Intanto si è tirato un sospiro di sollievo per gli escursionisti, due giovani di 29 e 34 anni di Agordo, che erano bloccati a causa delle fiamme nel canale della Besausega, a circa 1500 metri di quota. Ieri mattina i due sono stati tratti in salvo da un elicottero del Soccorso alpino. Stanno bene anche se provati da una notte trascorsa in un canalone innevato. In serata, nel Comune di Taibon, divenuto centrale operativa dei soccorsi, si è tenuto un vertice con Prefettura e Regione, dopo la dichiarazione dello stato di crisi firmata da Luca Zaia. «La situazione è in miglioramento, ma siamo all’inizio dell’emergenza e c’è ancora molto da lavorare – ha detto Giampiero Bottacin, assessore regionale alla Protezione civile – L’incendio ha un’estensione stimabile in almeno 600-700 ettari, il che significa che siamo di fronte a uno dei più importanti eventi degli ultimi 30-40 anni in Veneto».

Alessandro Macciò

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