Accorsi, pizza "notturna" a San Marco. E Pancin (commercianti) lo bacchetta

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Stefano Accorsi mangia una pizza alle due di notte in piazza San Marco, nei giorni della Mostra del Cinema di Venezia, e posta la foto su Twitter. E scatena (a scoppio ritardato) la polemica. È il direttore dell’Aipe, l’associazione esercenti pubblici esercizi di Venezia, a bacchettarlo su un altro social: «Il cartone della pizza, si è mangiato pure quello? – scrive Ernesto Pancin su Facebook –. Sei in smoking, sei a Venezia, sei un attore bravo e famoso, chiudi la serata a champagne e caviale invece di sporcare la Città e usarla come l’ultimo becero viandante di passaggio».

Parole pubblicate l’11 settembre, dunque a festival finito e diversi giorni dopo la pubblicazione del tweet dell’attore, all’alba del 5 settembre. Un messaggio goliardico, quello dell’interprete vincitore, nel 2002, della Coppa Volpi proprio al Lido per il film «Un viaggio chiamato amore», e che a #Venezia75 era nel cast di «Vox Lux» di Brady Corbet.

La polemica si inserisce nel filone dei “turisti cafoni” che da qualche anno punteggia soprattutto le estati in laguna. Fra visitatori stranieri che fanno il bagno fra le calli e automobilisti che imboccano come se nulla fosse ponti e campielli ben oltre piazzale Roma, a finire nel tritacarne questa volta è un “turista” famoso come Accorsi.

L’attore alle critiche risponde così su Instagram: «Leggo un po’ dovunque che questa foto ha creato una polemica, l’Associazione Esercenti Pubblici Esercizi di Venezia ha detto tramite il suo direttore: “Se una persona di livello come Accorsi, che spesso è stato indicato come esempio di cliente ideale, si mangia una pizza al taglio seduto su un tavolo di piazza San Marco, allora forse è un turismo senza speranza. Accorsi si è preso una pizza? Se la porti in camera, non ci si può comportare così, trattando la piazza come se fossero giardini pubblici. Tanto più se era vestito in quel modo”».

Poi l’arringa difensiva dell’attore: «Ora… capisco che il turismo selvaggio di chi butta rifiuti per terra, si fa il bagno nelle fontane e getta i mozziconi ovunque vada contrastato ma se alle 2 passate di notte l’unico posto aperto è una pizzeria (che fa un’ottima pizza) e uno se la mangia sui tavolini di un locale (pubblico) chiuso, in una delle piazze più belle del mondo, non mi sembra che sia mancanza di rispetto o di decoro. Anzi, mi sembra un bellissimo modo di godere della Bellezza d’Italia. Tanto più se poi si butta il cartone della pizza nell’apposito cestino… ma invece forse è solo perché l’ho mangiata in smoking e con le mani? Chiedo venia, però… mi sono attenuto al Galateo».

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