Produzione industriale, bene il secondo trimestre. Ma il terzo fa paura

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Secondo l’indagine VenetoCongiuntura promossa da Unioncamere Veneto la produzione industriale nel secondo trimestre del 2018 ha registrato un un incremento del +4%, più marcato del +3,2% del trimestre precedente. Anche la variazione congiunturale destagionalizzata ha confermato una crescita del +3% (era -0,8% nel trimestre precedente). Ma per il terzo trimestre dell’anno le previsioni non sono buone: secondo il campione di 1.505 imprese con almeno dieci addetti coinvolti dalla rilevazione, le aspettative per il periodo luglio-settembre sono buone solo per gli ordini esteri (si prevede un +3,5%). Ma per tutti gli altri indicatori il saldo ha registrato un valore negativo: produzione -4,6 punti percentuali (era +17,3), fatturato -1,7 (era +19,5), ordini interni -6,3 (era +13,7).

«Il quadro che emerge dall’analisi congiunturale del settore manifatturiero nel secondo trimestre 2018 – sottolinea Mario Pozza, presidente di Unioncamere Veneto – è complessivamente positivo, ma evidenzia anche segnali di preoccupazione per il trimestre successivo. Sono risultati in sintonia da un lato con l’andamento dell’economia globale, che continua a crescere su livelli significativi, dall’altro con le incertezze globali che condizionano l’andamento dell’economia regionale orientando le previsioni al ribasso. Diventa fondamentale quindi un costante monitoraggio del sistema industriale per conoscere in tempo reale lo stato di salute delle imprese che non possono essere lasciate sole, mettendo in atto politiche di rilancio che rafforzino la competitività del tessuto produttivo, che puntino sull’internazionalizzazione, digitalizzazione e la valorizzazione del capitale umano».

Le piccole producono di più

Sotto il profilo dimensionale l’indicatore ha mostrato la performance migliore nelle imprese di piccole dimensioni con un aumento del +4,9%; seguono le medie e grandi imprese con una crescita del +3,6%. La crescita più marcata ha riguardato i beni di investimento (+5,9%), seguiti dai beni intermedi (+5%) e di consumo (+2,1%). A livello settoriale la tendenza positiva è evidente nel comparto della gomma e plastica (+8,4%), nei comparti delle macchine ed apparecchi meccanici (+6,5%), nei mezzi di trasporto (+6%) e nei metalli e prodotti in metallo (+5,2%).

Nel secondo trimestre 2018 è leggermente aumentata la quota di imprese che registrano incrementi dei livelli produttivi (56% contro il 55% del trimestre precedente) mentre è rimasta stabile al 27% la quota di quelle che dichiarano variazioni negative della produzione. Il tasso di utilizzo degli impianti si è ridotto attestandosi a 72,5%. I valori massimi riguardano i settori della carta, stampa ed editoria (79,2%), gomma e plastica e metalli e prodotti in metallo (entrambi 75,9%), mentre le variazioni minime si registrano nei comparti dei mezzi di trasporto (68,3%), marmo, vetro, ceramica (68,6%) e legno e mobile (68,7%). Il livello di giacenze dei prodotti finiti è ritenuto adeguato dal 56% delle imprese industriali, per il 5% le giacenze sono in esubero e per il 37% non ne tiene.

Fatturati, il mercato interno cresce la metà dell’estero

Il fatturato totale ha evidenziato una dinamica positiva del +4,8 per cento rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, in aumento rispetto alle variazioni del primo trimestre (era +3,5%). La performance migliore ha riguardato le piccole imprese (+5,3%) seguite dalle medie e grandi (+4,5%). Spiccano le dinamiche positive delle macchine elettriche ed elettroniche (+7,8%), delle macchine ed apparecchi meccanici (+7,6%) e della gomma e plastica (+7,5%). La dinamica positiva del fatturato è ascrivibile sia all’andamento positivo del mercato interno, che continua a registrare valori positivi in linea con il trimestre precedente (+3,5% dopo il +4% precedente), sia alla significativa ripresa delle vendite all’estero con un +6,6%, rispetto al +2,8% del trimestre precedente.

Sul mercato interno le piccole imprese hanno segnato una dinamica migliore (+5,7%) rispetto alle medie e grandi imprese (+1,9%). Sotto il profilo settoriale emergono le performance delle macchine elettriche ed elettroniche (+7,2%), dei mezzi di trasporto (+6,8%) e della gomma e plastica (+6,2%). Per quanto riguarda le vendite all’estero, il traino è arrivato dalle medie e grandi imprese (+7,2%), seguite dalle piccole (+4,2%). A livello settoriale bene l’occhialeria (+14,1%), macchine ed apparecchi meccanici (+9,7%), macchine elettriche ed elettroniche (+8,8%) e gomma e plastica (+8,6%).

Ordinativi, è boom dell’occhialeria

Performance positiva (+4,7%) per gli ordinativi, in aumento rispetto a quella precedente (+3,6%). A livello dimensionale sono risultate migliori le medie e grandi imprese (+5,2%), rispetto alle piccole (+3,4%). Fra i settori brillano le variazioni dei comparti macchine ed apparecchi meccanici (+7,4%), gomma e plastica (+6,9%) e metalli e prodotti in metallo (+6,8%).

Ancora in crescita l’andamento degli ordinativi dal mercato interno con un +3,9% (era +3,4% nel trimestre precedente) con variazioni positive messe a segno soprattutto dalle macchine ed apparecchi meccanici (+8,1%) e dai metalli e prodotti in metallo (+7%). Più pronunciato l’aumento degli ordinativi esteri (+5,7%) rispetto al +3,9% dello scorso trimestre, trainato dalle medie e grandi imprese (+6,6%). Le performance migliori si registrano nell’occhialeria (+20,2%), carta, stampa ed editoria (+11,4%) e gomma e plastica (+8,5%).

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