Crac Bpvi e Veneto Banca, persi 45 mila euro a famiglia

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Il conto è stato salatissimo: 45 mila euro in media per ognuna delle 34 mila famiglie colpite. Non parliamo di un’alluvione né di un rincaro improvviso delle bollette, ma dell’impatto del crac delle ex banche popolari venete sul tessuto sociale ed economico della provincia di Vicenza. A raccogliere i dati è il comune berico, che ha inviato una relazione alla commissione regionale d’inchiesta sulla crisi di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca.

Le imprese: più colpite la Pmi

La perdita complessiva dello stock di attività finanziarie dovuta al doppio crac, si legge nella nota diffusa dal Comune di Vicenza, è stata di almeno 5 miliardi di euro, pari a circa il 3,4% del Pil Veneto. Il 44% di questa perdita riguarda la provincia di Vicenza. La perdita media per socio è stimata in circa 45 mila euro per le famiglie e 57 mila euro per le imprese. Le imprese più coinvolte si concentrano nella classe di fatturato fino ad un milione di euro. La perdita subita dalle famiglie è compresa tra i 4 e i 5,3 miliardi di euro.

La crisi del sistema bancario in provincia di Vicenza ha coinvolto 39.424 soci, di cui 34.089 famiglie, considerando Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. La crisi bancaria ha avuto una doppia ricaduta sul sistema del welfare: sulle spese delle famiglie per l’assistenza di persone in condizioni di non autosufficienza, ad esempio gli anziani, e in termini di perdite di posti di lavoro a casa della chiusura delle imprese, soprattutto quelle con fatturati inferiori a un milione di euro.

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