"Dobbiamo tutto agli hippie", a Padova il Sessantotto alla radice della new economy

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Un viaggio che indaga il legame fra utopia e rivoluzione tecnologica, per riscoprire – nell’anno del cinquantenario del ’68 – come alcuni dei sogni di quella generazione siano stati alla base delle innovazioni che hanno cambiato le nostre vite. Dopo il debutto a Vicenza nell’ottobre 2017 e la serata al BlueNote di Milano a fine maggio, lo spettacolo “Dobbiamo tutto agli hippie, alle radici della new economy” arriva a Padova lunedì 18 giugno all’headquarter di Uqido Srl, in via Garigliano 52. L’evento è promosso da Niuko Innovation & Knowledge. Lo spettacolo multimediale, in programma alle 18.30 (ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria), è preceduto da un convegno che propone stimoli e riflessioni sul legame fra la rivoluzione 4.0 cui stiamo assistendo e il “modello Silicon Valley”, che continua a segnare l’immaginario delle nuove generazioni (inizio alle ore 16).

Roberto Bonzio, interprete e autore dei testi con Alessio Mazzolotti che cura anche la regia, porta in scena un percorso eccentrico e inaspettato che plana velocemente tra storie di ieri e di oggi, lega protagonisti della controcultura californiana, da Lawrence Ferlinghetti patriarca della Beat Generation a Jack Sarfatti, scienziato eccentrico che ispirò Doc delfilm “Ritorno al Futuro”, dal regista Francis Ford Coppola a Mario Savio, leader universitario che a Berkeley “innescò” la contestazione studentesca, a innovatori visionari come il designer Ettore Sottsass e Federico Faggin, vicentino padre del microchip e della tecnologia touch, sino a due grandi figure che pur scomparse alla vigilia di quella stagione ispirarono valori che ancor oggi sono le fondamenta della culla mondiale dell’innovazione: Adriano Olivetti e Maria Montessori.

Non mancano gli affondi nell’attualità, a partire dagli interrogativi aperti dallo scandalo Cambridge Analytica. Un percorso con cui Bonzio, giornalista “curioso” e ideatore del progetto Italiani di Frontiera, offre spunti e stimoli di riflessione sui sogni visionari alla base del modello Silicon Valley, ma anche sul nostro Paese, il suo straordinario potenziale di creatività e innovazione che spesso si scontra contro barriere culturali. Accanto al giornalista il musicista e dj Luca Presence Carini, mentre Roberta Gaito ha curato scenografia e concept visivo, Roberta Pirrera grafica digitale e animazioni. La collaborazione fra Niuko e Italiani di Frontiera non si esaurisce con lo spettacolo: dal 20 al 26 ottobre è in programma un tour in Silicon Valley guidato proprio da Bonzio.

Convegno con esperienze digitali di successo

Il programma del convegno “Le chiavi per il successo in un “mercato liquido”: esperienze, casi e prospettive a confronto”, si apre invece con la riflessione di Maurizio Scabbia, consulente in ambito innovazione e business model, per poi dare spazio alla testimonianza di Massimo Morbiato, founder di Ez Lab: la startup padovana che ha sviluppato un sistema di tracciabilità dei prodotti agroalimentari basato sulla tecnologia blockchain lo scorso anno è “sbarcata” in Silicon Valley dopo essere stata selezionata da Thrive, acceleratore di riferimento a livello mondiale per il settore dell’agrifood. L’appuntamento offrirà inoltre l’occasione di conoscere più da vicino l’attività di Uqido, software-house fondata da Pier Mattia Avesani che opera nel settore della Immersive Computing utilizzando tutte le tecnologie disponibili sul mercato (come Realtà Virtuale e Realtà Aumentata) e, all’occorrenza, inventandone di nuove per creare esperienze coinvolgenti, emozionanti ed impattanti per aziende di enterteainment, healtcare, design, architettura e industry 4.0.

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