Bitonci, Fantinati e Manzato: il governo cala il tris di sottosegretari veneti

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Sono 39 i sottosegretari nominati dal governo Conte dopo un lungo vertice di maggioranza. E tra loro ci sono anche tre veneti, di cui due leghisti e un pentastellato: l’elenco annunciato nella tarda serata di martedì 12 giugno comprende infatti il padovano Massimo Bitonci (Lega), il veronese Mattia Fantinati (M5S) e il trevigiano Franco Manzato (Lega). Per ora il governo si è limitato a comunicare i nomi e non le deleghe; salvo colpi di scena, comunque, Bitonci verrà assegnato all’Economia, Manzato all’Agricoltura e Fantinati alla Pubblica amministrazione. Nessun nome veneto, invece, tra i sei viceministri. In compenso, il bellunese Federico D’Incà (M5S) dovrebbe diventare questore della Camera, prendendo il posto lasciato libero dal neoministro veneto Riccardo Fraccaro.

Legge delega per l’autonomia

Nel frattempo arrivano novità anche sul fronte dell’autonomia. Poco prima della nomina di viceministri e sottosegretari, infatti, il ministro per gli Affari regionali Erika Stefani ha ricevuto a Roma il governatore Luca Zaia per fare il punto sulla trattativa Stato-Regione, interrotta dallo scorso marzo per via dello stallo politico che ha accompagnato la formazione del governo. La novità è che Zaia ha avanzato la proposta di stabilire i dettagli dell’operazione con una legge delega (e non più ordinaria) per accelerare l’iter, che viene allargato a tutte le 23 materie previste dalla Costituzione. Dettagli tecnici a parte, Zaia e Stefani (leghista e vicentina) hanno mostrato grande sintonia, assicurando il massimo impegno per tagliare il traguardo.

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