The Nature-Accelerator, UniPd supporta 8 startup del settore agrifood

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Otto startup che progettano e realizzano pratiche innovative nel settore dell’agricoltura e del cibo. Sono le otto realtà selezionate per la prima edizione di The Nature-Accelerator, il primo acceleratore dell’Università di Padova ospitato nel Campus di Agripolis a Legnaro. Scelti fra 250 realtà provenienti da 49 Paesi che hanno partecipato alla preselezione, gli otto team arrivati da tre continenti si sono riuniti ad Agripolis il 29 maggio per l’evento Meet the Startups. Tutti partecipano alla prima edizione del programma di accelerazione The Nature-Accelerator, iniziato il 28 maggio e destinato a concludersi il 19 luglio 2019. Il programma, progettato per guidare gli imprenditori lungo il percorso verso la sostenibilità finanziaria e ambientale, fornirà a ogni startup selezionata 30 mila euro fra investimenti seed e servizi attraverso otto settimane di accompagnamento mirato e il supporto di centinaia di mentor.

Ideato e promosso da Etifor Srl e il Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-forestali (TESAF) dell’Università degli Studi di Padova nell’ambito del progetto europeo Ecostar, il programma di accelerazione ha come partner operativi Galileo Visionary District e Unismart, e conta sul supporto di 7 partner internazionali fra università e aziende e sul co-finanziamento della Commissione Europea, che ha investito nell’intera iniziativa 1 milione di euro, della Regione Veneto e di Fledge, impact investor di Seattle.

«Sono orgoglioso, come CEO di Etifor e Coordinatore di progetto per l’Università di Padova, di aver dato vita ad Ecostar: un’iniziativa che ha permesso a tantissime realtà del mondo dell’innovazione e dell’imprenditoria di mettersi a confronto facendo nascere il primo acceleratore dedicato alle risorse naturali – dice Alessandro Leonardi, ideatore dell’acceleratore –. Abbiamo scelto di portare il Nature-Accelerator nel Campus di Agripolis perché è qui che è nato tutto. Un luogo di eccellenza dove le startup possono entrare in contatto con il cuore della Ricerca& Sviluppo in ambito agroforestale, alimentare e ambientale in senso lato».

Emiliano Fabris, direttore del Galileo Visionary District, aggiunge: «Siamo entrati fin dal principio con entusiasmo nella progettazione e nella realizzazione dell’evento, mettendo a disposizione le nostre competenze in tutte le fasi, sia formative che consulenziali, del percorso di accompagnamento delle 8 Start Up internazionali protagoniste del percorso di accelerazione di The Nature Accelerator. Lo abbiamo fatto e lo faremo convinti che il modello degli acceleratori verticali, inerenti cioè a settori specifici, siano strumenti di cui il nostro territorio ha bisogno e stiamo già lavorando ad altri progetti di questa natura nel prossimo futuro».

Le 8 startup selezionate da The Nature-Accelerator

Oxyn utilizza la tecnologia blockchain e le criptovalute per supportare iniziative ambientali, donando lo 0,5% di tutte le transazioni gestite ad attività sostenibili. L’azienda offre una tecnologia blockchain veloce, sicura e a basso consumo energetico in grado di gestire i pagamenti tra aziende, consumatori e organizzazioni consapevoli in modo efficace ed eco-friendly.

Crické è una startup dedicata al novel food che produce e commercializza prodotti alimentari sani, ecologici e gustosi a base di insetti. L’azienda, che ha sede a Londra, reinterpreta le ricette tradizionali mediterranee utilizzando polvere di grilli: una fonte di proteine, vitamine, minerali e fibre a basso impatto ambientale. Il primo prodotto Crické disponibile sul mercato sono i cracker di grillo Crickelle.

Ispirato al modello delle imprese sociali cooperative, OBRI Tanzania produce oli alimentari lavorando insieme ai coltivatori di girasole locali per produrre e fornire oli di qualità a basso prezzo ai consumatori africani, con particolare attenzione all’ambiente.

Central Park Bees Limited è un’impresa sociale che collabora con piccoli agricoltori e apicoltori per rafforzare le loro entrate attraverso l’apicoltura sostenibile dando loro accesso a: formazione gratuita, prestiti per le attrezzature, servizi e mercati garantiti che offrono prezzi competitivi per il miele e la cera d’api che producono.

iGreengo è una piattaforma per condividere e affittare spazi all’area aperta aiutando contemporaneamente i proprietari delle aree verdi. iGreengo offre qualcosa di unico: rimuovendo il caos generato dagli hotspot locali del turismo di massa, valorizza il turismo esperienziale e emozionale dando alle persone la possibilità di immergersi in bellissimi luoghi esclusivi.

Partendo dalla passione per la sostenibilità e la qualità della vita, iNergy risponde alle esigenze di mercati e consumatori responsabili. L’azienda agritech permette a produttori e comunità di accedere a tecnologie innovative per ridare nuova vita a colture, serre e altre tipologie di aree agricole in modo sostenibile. iNergy porta più produzione, più natura, più alimenti sani nelle aree urbane.

Green Charcoal crea nuovo valore da una risorsa che altrimenti andrebbe sprecata: i noccioli della lavorazione dei frutti di palma da olio. Il prodotto principale dell’azienda deriva dalla macinazione dei gusci di palma dai quali crea brichetti combustibili più efficienti e termoradianti della normale carbonella. Inoltre Green Charcoal utilizza altri rifiuti agricoli evitando così l’uso della legna, prima causa di deforestazione in Uganda. L’obiettivo dell’azienda è di risolvere il problema della scarsità di carburante per le popolazioni ugandesi e per raggiungere questo scopo ha deciso di applicare i principi dell’economia circolare e della sostenibilità.

Sintala design crea prodotti in legno massello senza tagliare gli alberi. L’azienda infatti utilizza il legno raccolto da alberi caduti, potature e resti di altri processi produttivi per realizzare mobili di design sostenibili e rispettosi dell’ambiente.

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