Formano, un laboratorio creativo della moda per rivitalizzare il centro di Padova

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Più che un negozio, un laboratorio creativo per mettere in vetrina le produzioni originali disegnate da due giovani designer, Alexandra Ceretta ed Eva Sandrini, che hanno messo a frutto la laurea in design della moda allo Iuav e le esperienze professionali in Veneto e a Londra per aprire uno spazio in pieno centro a Padova. Si chiama “Formano” ed è stato aperto da poco in via dei Fabbri, con l’aiuto di Confartigianato Padova. Una scommessa, la loro, in controtendenza rispetto alla china dei centro svuotati e dei centri commerciali a portata di sole auto.

«Siamo molto soddisfatte di questo primo mese di attività – spiegano le titolari -. La risposta delle donne residenti in questa zona e dei moltissimi turisti ci conferma che abbiamo avuto l’intuizione giusta e che è possibile fare impresa anche in centro storico. Lavoriamo praticamente su pezzi unici, con stoffe made in Italy. Non volevamo annoiarci ed annoiare. Non usciamo con delle stagioni: seguiamo piuttosto la nostra creatività».

A tenere a battesimo la nuova realtà artigiana è intervenuto in via dei Fabbri il presidente di Confartigianato Padova, Roberto Boschetto. «È bello per me che ho iniziato la mia attività dopo essermi laureato allo Iuav, trovare queste due giovani artigiane – ha commentato Boschetto – a cui do il benvenuto nella nostra squadra e nella nostra famiglia. Noi siamo sempre a disposizione per dare una mano agli imprenditori artigiani. Confartigianato offre servizi ma anche quella tranquillità necessaria per fare impresa in maniera serena nonostante il momento difficile. L’apertura di questo laboratorio creativo in pieno centro storico è una buona notizia, perché il centro storico, come tutti gli altri quartieri della città, ha bisogno di essere vivo attraverso la presenza di attività di qualità come questa».

Soddisfatta della nascita di questa nuova impresa il Segretario generale di Confartigianato, Tiziana Pettenuzzo: «È una attività affascinante perché queste due giovani arrivano in bottega dopo un percorso di formazione universitaria importante. Sono delle designer che hanno fatto esperienze all’estero – ha commentato Tiziana Pettenuzzo – e si sono fatte contaminare dalla cultura europea e dalla cultura anglosassone in particolare, recuperando la tradizione, ma mettendoci dentro anche l’innovazione. Due donne giovani e coraggiose, forti dell’intelligenza di una scelta matura. A livello regionale il comparto della sartoria cresce soprattutto per quanto riguarda le attività artigiane, collegate a ragazze e ragazzi che hanno fatto percorsi formativi. I mestieri dismessi, durante il periodo dell’usa e getta, tornano ora protagoniste sull’onda del gusto del vintage e della signorilità delle manifatture del fatto su misura».

«È nei momenti di crisi che nascono le opportunità – ha chiosato soddisfatto Lino Fabbian, presidente del mandamento di Padova -. Auspichiamo che dalla nuova classe politica si possano avere sanzioni e regole certe in materia della tassazione, magari assieme ad una riduzione delle tasse sulle piccole attività, che sono il vero freno per una maggiore imprenditorialità giovane ed al femminile».

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