Approccio lean agli imballaggi: Cartotecnica Postumia punta al Nord America

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Quattrocento milioni all’anno: più o meno uno al giorno. Sono i sacchetti e gli imballaggi di carta che vengono prodotti da Cartotecnica Postumia, azienda di Carmignano di Brenta, nel Padovano. Il 40% resta in Italia, il 60% va all’estero. Un’azienda storica che di recente ha abbracciato l’approccio lean ai suoi processi per diventare più reattiva rispetto alle esigenze del mercato. L’obiettivo di questo 2018 sarà di incrementare proprio la quota di export, spingendo l’acceleratore in particolare nella direzione del Nord America, e aumentando i 20 milioni di ricavi fatti segnare al 31 dicembre 2017.

Zucchero, farine, riso, mangimi sono i prodotti che con maggiore frequenza vengono imballati all’interno degli involucri realizzati nello stabilimento veneto che realizza però anche le comuni “shoppers”, ossia le borse – sempre in carta – che troviamo alla cassa del supermercato o del negozio per inserire all’interno i nostri acquisti.

Fondata nel 1967 e guidata ormai dalla terza generazione della famiglia Gava, Cartotecnica Postumia sta completando un percorso di improntato alla total lean transformation che, come spiega l’amministratore delegato Piergluigi Gava, «è fondamentale per permetterci di produrre anche piccoli lotti di prodotto e rispondere a richieste di mercato puntuali, che altrimenti non potrebbero essere accolto». La sfida, infatti, è quella di adattare continuamente la produzione, tarandola su acquisti anche contenuti in termini di numeri assoluti e caratterizzati da un alto grado di personalizzazione. Il tutto, rispettando tempistiche serrate.

«La competizione ci porta inevitabilmente a giocare la nostra partita sul campo dell’efficienza – sottolinea sul punto il giovane manager veneto –. Nonostante il fattore logistico rappresenti una criticità per il nostro business, dal momento che il nostro prodotto genera volumi e ingombri significativi – aggiunge Gava – guardiamo ai mercati internazionali, in particolare a quello nordamericano, con grande interesse, convinti di avere una capacità produttiva estremamente flessibile e tempestiva».

Caratteristiche, queste ultime, al centro delle strategie che mirano a rendere un’azienda lean. «L’approccio è controintuitivo» osserva Riccardo Pavanato, il numero uno di Auxiell, azienda padovana specializzata proprio nella consulenza sui temi della lean production, e che ha lavorato a stretto contatto con la stessa Cartotecnica Postumia. «Bisogna concentrarsi sui processi che portano alla realizzazione del prodotto, e non solo su quest’ultimo. L’obiettivo è di fare sì che ognuno di questi processi realizzi una parte precisa del valore finale proprio del prodotto».

Ti potrebbe interessare