Progetto H-Campus, Donadon fa retromarcia: "H-Farm farà la Via"

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«Abbiamo la coscienza a posto, siamo sicuri di aver fatto tutto il possibile e di aver agito sempre nella massima correttezza, ma ci rimettiamo alle scelte della commissione Via e proseguiremo secondo l’iter che vorranno indicarci». Il messaggio compare sul sito di H-Farm, la piattaforma digitale con sede a Roncade (Treviso), e pone fine (almeno per ora) alle polemiche sul progetto del polo didattico H-Campus, non senza un ringraziamento ai 10 mila firmatari della petizione lanciata il 20 aprile «contro la frantumazione delle competenze burocratiche che paralizza tutto». La vicenda risale alla scorsa settimana, quando la commissione Via della Regione comunica a H-Farm che il progetto dovrà essere sottoposto alla Valutazione di impatto ambientale.

«Perderemo altri 7-8 mesi»

A rendere necessaria la procedura è il rischio idraulico legato all’opera, che prevede l’edificazione di una scuola da 100 mila metri cubi in soli 32 ettari. Ma Riccardo Donadon, fondatore e ad di H-Farm, va su tutte le furie e parla di una decisione «assurda», minacciando di lasciare il Veneto e trasferire il progetto a Milano. La protesta dura lo spazio di quattro giorni, quindi Donandon fa retromarcia: «Se non ci sarà modo di far cambiare idea alla commissione regionale, faremo la Via», le sue parole riportate dalla Tribuna di Treviso. Certo, un po’ di disappunto resta: «Così perderemo altri 7-8 mesi di tempo. E noi vogliamo cantierare i lavori nel settembre del 2019», aggiunge Donadon. Ma la polemica può dirsi chiusa: «Andiamo avanti, sperando di iniziare i lavori al più presto», si legge ancora sul sito di H-Farm.

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