Internet of Things? Sconosciuta a 6 universitari su 10

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Sei studenti universitari su 10, e qualcuno in più, non hanno mai sentito parlare di Internet of Things. Altrettanti non hanno dimestichezza con i Big Data e in ambito Blockchain le cose vanno ancora peggio. Sono i dati emersi durante il seminario “Digital As_L: Competenze a prova di futuro”, promosso da Niuko Innovation & Knowledge a Villa Valmarana Morosini di Altavilla Vicentina la mattina del 15 marzo. È stata l’occasione per un centinaio di studenti dell’IIS De Nicola di Piove di Sacco (Padova), ISS Ceccato di Montecchio Vicentino e ITS Kennedy, ma anche per docenti e imprenditori, di sentire parlare Fabio Bocchi di University2Business. Autore di una ricerca che rivela il “buco” dei giovani italiani per quanto riguarda l’innovazione.

Bocchi ha presentato gli esiti dell’indagine Il futuro è oggi: sei pronto? condotta dalla società del Gruppo 360 che fotografa le competenze digitali degli studenti universitari, ma anche la domanda di digital skill che arriva dalle imprese. «Il 65% degli studenti universitari italiani non ha mai sentito parlare di Internet of Things – commenta Bocchi –, il 62% non sa cosa siano i big data, l’86% non conosce il termine Blockchain: come si fa a cavalcare la rivoluzione digitale con dati di questo tipo?».

Sono gli esiti dell’indagine Il futuro è oggi: sei pronto? condotta dalla società del Gruppo 360 che fotografa le competenze digitali degli studenti universitari, ma anche la domanda di digital skill che arriva dalle imprese. È pur vero che, rispetto a un’analoga indagine realizzata nel 2015, il livello complessivo di competenze digitali appare in crescita.

Mestieri digitali, a NordEst mancano risorse qualificate

La ricerca ha poi mappato i 1673 insegnamenti attinenti al tema del digital nelle università italiane, evidenziando come il Nord Est non brilli per insegnamenti digitali (341 in totale). Le imprese, nella ricerca, hanno invece indicato nella Big Data Analytics l’area di innovazione digitale più importante per lo sviluppo futuro della propria azienda. Fra i responsabili delle risorse umane intervistati, tre su quattro si dicono convinti che per quanto riguarda le competenze digitali sia davvero difficile trovare sul mercato risorse qualificate.

Una conferma di questo scenario arriva dai dati relativi ai corsi della Fondazione Kennedy per l’ICT in Friuli Venezia-Giulia e a Padova, che fotografano una piena occupazione a sei mesi dal diploma. Anche sul fronte delle imprese molto resta ancora da fare: solo 1 HR manager su 4 ha effettuato un check-up delle nuove competenze digitali presenti in azienda, appena il 38% prevede nel proprio piano formativo azioni dedicate a questi temi come hackaton, workshop, contest interni ai dipendenti.

«Sono dati che fanno riflettere – spiega Giada Marafon, responsabile area Pontential hub di Niuko – proprio per questo abbiamo messo in campo un grande progetto, che si propone di stimolare una nuova consapevolezza e una nuova cultura su questi temi da parte delle imprese e al contempo di accompagnare le scuole e le università nella formazione di competenze “a prova di futuro”».

Durante i laboratori del pomeriggio i ragazzi si sono cimentati in prima persona con alcune innovazioni che stanno segnando la rivoluzione digitale, dal rilevamento aereo multispettrale tramite droni alle tecnologie dell’industria 4.0 basate sull’IoT e sulla realtà virtuale.

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