Giornalisti precari: sindacato e ordine chiedono un tavolo alla Regione

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Dopo lo sciopero intrapreso il 1 marzo 2018 dai collaboratori del Corriere del Veneto per protestare contro il taglio del 20% del pagamento delle notizie “brevi”, il sindacato e l’ordine dei giornalisti del Veneto chiedono alla Regione di aprire un tavolo sulla «dignità del lavoro giornalistico». Così in una nota i due organismi di categoria: «Lo sciopero intrapreso nella giornata di ieri dai giornalisti “aggiunti” del Corriere del Veneto per l’ennesima volta ha portato alla luce il malessere e il disagio di chi, tanti in tutte le testate non solo cartacee della regione, ogni giorno concorre con professionalità e puntualità alla confezione del “prodotto finale”». L’auspicio di sindacato e ordine è che «l’azione intrapresa non si esaurisca in quello che alcuni, pochi e miopi, hanno liquidato come “sfogo di rabbia”, ma si trasformi in una assunzione di responsabilità, in una presa di consapevolezza collettiva, dentro e fuori le redazioni, per affrontare il tema a partire da un confronto con le diverse aziende. Da una parte l’equo compenso, quale base di partenza minima, dall’altra accanto ai doveri l’estensione delle tutele».

«Tutele nella legge regionale per l’editoria»

Di qui la richiesta di istituire un tavolo regionale sul tema “informazione locale” «al fine di riprendere la discussione per l’attuazione del regolamento della Legge su “Norme in materia di sostegno al sistema radiotelevisivo ed editoriale locale e per la equa retribuzione della professione giornalistica” approvata nell’aprile del 2015». E, sempre rivolta alla Regione, la richiesta di «farsi parte attiva con le aziende editoriali operanti in Veneto al fine di promuovere un confronto costruttivo sul tema collaboratori».

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