Assindustria Veneta: la road map della fusione Padova-Treviso

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Ancora quattro mesi di pazienza. Poi, dopo la firma dal notaio, Confindustria Padova e Unindustria Treviso si fonderanno per dare vita ad Assindustria Veneta, la seconda d’Italia per numero di associati. Una decisione già ratificata il 26 febbraio dai due consigli generali riuniti in seduta comune a palazzo Bo di Padova. Come svela il Mattino di Padova, che ha visionato il piano industriale dell’operazione, la road map è già tracciata: incontri di presentazione ai soci da aprile, assemblee delle due territoriali il 15 giugno, atto costitutivo il 16 giugno, integrazione effettiva il 15 luglio e nuova presidenza nel 2019, quando scadranno i mandati dei due attuali presidenti Massimo Finco (Padova) e Maria Cristina Piovesana (Treviso). Nella fase transitoria, Finco e Piovesana governeranno insieme. In seguito, «salvo diversi accordi», il consiglio generale sarà chiamato a seguire il principio di alternanza fra Padova e Treviso nella scelta del presidente, che a sua volta dovrà nominare un vicario dell’altro territorio pescando tra sei vicepresidenti.

Oltre 3 mila imprese associate

Per quanto riguarda i numeri, il matrimonio porta in dote 3.193 imprese associate (2.146 trevigiane e 1.047 padovane) e 15,9 milioni di contributi (10,3 da Treviso e 5,6 da Padova): Assindustria Veneta dunque sarà la seconda associazione di imprese italiana dietro ad Assolombarda, che conta 6.098 associati. La sede legale sarà a Padova, quella amministrativa a Treviso, mentre le sedi operative rimarranno in entrambe le città; il piano industriale prevede anche una direzione generale congiunta, l’unificazione di tutti i servizi e di molte strutture, dal centro comunicazione e ufficio studi alle risorse umane, dall’amministrazione alla tesoreria.

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