Fieragricola, a Verona mille espositori dal 31 gennaio

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La 113esima edizione di Fieragricola apre a Verona il 31 gennaio 2018 e chiude il 3 febbraio. I numeri: dieci i padiglioni occupati nel quartiere fieristico scaligero, oltre mille gli espositori, una superficie netta di 57mila metri quadrati (+4,4% sull’edizione precedente), un’area demo esterna di 7.500 metri quadrati allestita per gli Special Show, 980 animali (+63,3%), delegazioni commerciali provenienti da 33 Paesi esteri e tre concorsi sulle razze bovine (compreso il debutto della mostra europea della Limousine), più di 120 convegni in calendario nei quattro giorni di manifestazione (31 gennaio-3 febbraio), durante i quali sono previsti corsi di abilitazione professionale alla guida delle trattrici.

«L’edizione Fieragricola che si sta per aprire conferma la leadership di Veronafiere – ha dichiarato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina alla presentazione della fiera a Roma -, e anche i numeri che sono stati presentati da Nomisma danno il segno di uno studio molto approfondito dell’esperienza di guida che il nostro paese può compiere. Credo che questa sia l’occasione per provare a riflettere sulle nuove tendenze e i nuovi bisogni dell’agroalimentare. Siete capitale dell’agroalimentare per forza e professionalità».

«Da sempre Fieragricola rappresenta un momento di confronto, aggiornamento e di scenario sui grandi temi politico-economici e su quelli tecnico-scientifici – ha commentato il presidente di Veronafiere Maurizio Danese -, nella logica di dare valore aggiunto e far emergere le caratteristiche di innovazione, competitività e capacità di valorizzazione delle produzioni primarie. Qualità che, unite alla sostenibilità, sono gli elementi imprescindibili per affrontare la grande sfida della crescita demografica che nel 2050 porterà a quota 9 miliardi gli abitanti del pianeta Terra».

Per il sindaco di Verona Federico Sboarina «il comparto agricolo è fondamentale perché rappresenta 120 anni di storia di Fieragricola, che sono anche 120 anni della città di Verona».

Dieci anni di agricoltura, lavoro -8%

Durante la presentazione della nuova Fieragricola sono stati illustrati i risultati di una ricerca promossa con Nomisma sul decennio 2007-2017: circa 180mila imprese in meno in Italia, con una decrescita della forza lavoro di quasi l’8%. Ma anche una buona tenuta del valore aggiunto (+3,9%) e un valore medio della produzione per azienda cresciuto dell’88 per cento. È la morfologia della campagna italiana post-crisi ritratta dallo studio Fieragricola-Nomisma.

L’uscita dal mercato, in dieci anni, di quasi il 20% delle imprese agricole, in buona parte a conduzione diretta, ha coinciso infatti con diversi salti di qualità: dal valore della produzione, alla crescita (del 58%) della superficie media per azienda, alla produttività che, con 36mila euro per addetto, è oggi quasi il doppio rispetto alla media Ue. Inoltre, fa ben sperare sia l’ulteriore incremento delle aziende a conduzione femminile – oggi al 20% contro una media Ue del 13% – e gli incoraggianti ultimi sviluppi di imprese under 35, a +14% negli ultimi 18 mesi, sebbene l’età media sia ancora molto più alta dei colleghi europei.

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