ICM Maltauro costruirà la smart city Konza Technopolis in Kenya

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Una “smart city” da costruire da zero nella savana a 70 chilometri da Nairobi, la capitale del Kenya, per ospitare 200mila abitanti attorno a un polo tecnologico, con servizi e tecnologie all’avanguardia. È Konza Technopolis, una sorta di Silicon Valley nel cuore dell’Africa orientale, progettata dal governo keniota per dare impulso al settore delle nuove tecnologie attirando investitori internazionali, scienziati, startupper e sviluppatori.

A costruirla sarà il Gruppo ICM – Impresa Costruzioni Maltauro di Vicenza, che si è aggiudicato l’appalto per  la progettazione e la realizzazione del primo stralcio della “Smart City Konza”. Una commessa da 391 milioni di dollari, ottenuta con lo strumento del buyer’s credit e con il supporto di banche con capolifa Unicredit e il supporto di Sace. L’obiettivo è di realizzare il primo stralcio entro i prossimi tre anni e sei mesi.

La prima fase del progetto coprirà circa 170 ettari, su 2000 del progetto complessivo, e il gruppo vicentino sarà impegnato nella costruzione delle opere di urbanizzazione, progettando e realizzando 40 chilometri di strade, parchi, sottoservizi, impianti di potabilizzazione dell’acqua, impianti di trattamento dei reflui, un sistema di raccolta automatico dei rifiuti e alcuni edifici pubblici quali stazioni di polizia e vigili del fuoco.

Il progetto prevede l’utilizzo di sistemi innovativi ad alto contenuto tecnologico per i pubblici servizi, tra cui la realizzazione di un cunicolo tecnologico multifunzione, l’utilizzo di un sistema di raccolta pneumatica dei rifiuti, un sistema di riuso delle acque di scarico. Particolare attenzione è stata posta all’aspetto ambientale introducendo, oltre alla certificazione LEED, anche la recente certificazione ENVISION, il primo sistema di rating dedicato alla progettazione e realizzazione di infrastrutture sostenibili.

«Siamo molto soddisfatti di esserci aggiudicati questo progetto – commenta Alberto Liberatori, amministratore delegato di ICM –. Questa commessa è un risultato molto importante per il gruppo in Kenya, dove siamo presenti da diverso tempo e rappresenta un ulteriore tassello della strategia di diversificazione geografica che abbiamo intrapreso negli ultimi anni. Questa assegnazione è un risultato importante anche perché è un segno tangibile del know how specialistico che ci viene riconosciuto in tutti i paesi dove operiamo. Voglio poi sottolineare la peculiarità delle modalità di finanziamento del progetto, tramite la formula del buyer’s credit, a testimonianza della solidità finanziaria e della fiducia degli investitori che il nostro Gruppo ha saputo costruire nel tempo».

ICM, ex gruppo Maltauro, realizza oggi il 60% dei ricavi all’estero, soprattutto in Africa, Medio Oriente, Europa dell’Est e Sud America.

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