Bonus bebè e 14 modelli di orario: Berto's accelera sul welfare aziendale

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Rinnovato alla Berto’s di Tribano, in provincia di Padova, l’accordo integrativo triennale 2017-2019. Nell’azienda che produce attrezzature professionali per la cucina con l’export all’80% del fatturato, lavorano 120 dipendenti con un’età media di 38 anni. L’accordo, siglato dall’azienda con le Rsu e la Fim-Cisl di Padova e Rovigo, punta su welfare aziendale, premi di risultato, formazione continua e inserimento dei giovani. Arriva il bonus bebè e si introducono 14 diverse tipologie di orario per venire incontro alle esigenze familiari e personali.

Per la parte economica, il nuovo accordo integrativo prevede che il premio di risultato, calcolato sul margine operativo lordo e accessibile proporzionalmente anche agli apprendisti, possa arrivare ad un massimo di 6.595 euro nel triennio, con un aumento a regime di oltre il 20% rispetto all’accordo precedente. Sono confermate la maggiorazione per il lavoro notturno al 33% (a fronte del 20% nel contratto collettivo nazionale) e quella per lo straordinario: 35% contro il 25% del CCNL per le ore infrasettimanali, 60% contro il 50% per sabato e festivi. La formazione continua e per tutti viene confermata: negli ultimi tre anni sono stati realizzati corsi di lingua in orario di lavoro, su digital innovation skills, digital&design strategy, ciclo degli ordini, competenze finanziarie. Confermato anche il servizio di medicina del lavoro con servizi aggiuntivi gratuiti come le vaccinazioni e l’ascolto finalizzato al supporto psicologico; l’impegno a migliorare standard di qualità del prodotto, rispetto per l’ambiente, sicurezza sul lavoro.

Enrico Berto

Enrico Berto

Nel campo delle politiche di welfare per la famiglia, la novità è il bonus bebè di 250 euro per i nati nel triennio, che si aggiunge a rimborsi per spese scolastiche e di iscrizione dal nido all’università (plafond annuale 12mila euro), microcredito di solidarietà per i lavoratori in difficoltà con i canali ordinari del credito bancario, buoni pasto per lavoratori, turnisti e stagisti (1.100 euro l’anno), anticipi del Tfr estesi oltre gli obblighi di legge a ristrutturazione prima casa, matrimonio, acquisto dell’auto, rimborso delle tasse universitarie per i lavoratori-studenti (500 euro), carrello della spesa/carburante (300 euro nel triennio).

Per conciliare tempo di vita e tempo di lavoro, l’accordo prevede 14 diversi modelli orari di lavoro e ulteriori flessibilità di orario per lavoratori genitori, padri e madri, ma anche la concessione del part-time (10 nell’ultimo triennio). Premiato il valore dell’anzianità aziendale (1.000 euro una tantum al decimo anno). Il coinvolgimento delle persone nello sviluppo aziendale è l’obiettivo del “Premio Nuove Idee” che valuta le proposte per migliorare prodotti e processi, sicurezza, ambiente e salvaguardia delle risorse, con un premio di 200 euro per ogni idea realizzata.

«La crescita di Bertos’ è stata graduale e costante, il 3% in media negli ultimi dieci anni – spiega Enrico Berto, presidente e amministratore delegato di Berto’s -, con oltre 50 prodotti realizzati ogni anno e continui investimenti per accrescere la produttività con processi improntati già da un decennio ai principi di smart factory, lean production e 4.0. Da qui la nostra decisione d’intesa con il sindacato di rilanciare le iniziative di welfare avviate già tre anni fa, con un impegno ancora più forte e completo. Siamo convinti che questa sia la strada per relazioni industriali moderne e partecipate, fattore di competitività».

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