Comune di Vicenza, impiegati pagati coi voucher. Denuncia Cub

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Il sindacato di base Cub va all’attacco del Comune di Vicenza, “colpevole” di utilizzare i voucher per pagare, secondo la responsabile pubblico impiego Maria Teresa Turetta, «lavori ordinari e continuativi». In una lettera inviata al sindaco Achille Variati e al segretario generale Antonio Caporrino il 6 febbraio 2017, Turetta fa riferimento a due determine dirigenziali del 2016.

Nella prima l’ente ha disposto di acquistare 320 voucher a supporto dello Sportello Unico per l’edilizia e il commercio (Suap) per un totale di 3.200 euro e 320 ore di attività distribuite in 4 mesi, a 20 ore settimanali. I voucher erano da assegnare a un disoccupato, inserito nei progetti di reinserimento “Cittadinanze reicontrate” e “Cercando il lavoro”. Il ricorso ai voucher è motivato dal dirigente con una «carenza di personale in quanto è stata collocata in quiescenza una dipendente, mai sostituita, mentre un’altra unità amministrativa inserita presta servizio per 20 ore settimanali».

Nella seconda il dirigente ha stabilito una spesa di 3.600 euro in buoni-lavoro, in favore anche in questo caso di soggetti disoccupati in situazione di disagio sociale, per un periodo di 10 settimane, fino al 31 dicembre 2016, con un orario di 36 ore settimanali. Un impiego quasi a tempo pieno. Dove? All’Ufficio funerario, che è «da tempo carente e necessita di maggior supporto per lo smaltimento di arretrato relativo agli atti di concessione, rimborsi, pratiche esumazione campo D, pratiche estumulazione da colombari». Così nella delibera.

«In entrambi i casi – afferma Turetta – si tratta di prestazioni fisse e continuative di lavoro subordinato; addirittura viene posta in evidenza la carenza di organico dovuta al pensionamento di un dipendente», inoltre «è indicato un orario di lavoro settimanale (20 ore nel primo caso e 36 ore nel secondo) e si tratta in entrambi i casi di mero lavoro amministrativo al fianco di dipendenti comunali». Infine la sindacalista sottolinea come il costo orario di un impiegato in categoria B3 (collaboratore amministrativo) «è di circa 14 euro lordi» mentre coi voucher il lordo è di 10 euro, creando così disparità di trattamento fra colleghi che si occupano delle stesse mansioni. La tesi di Turetta è che tutto ciò sia «una grave elusione della normativa sulle assunzioni nella pubblica amministrazione».

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