Veneto Banca e BpVi: l'aiuto dello Stato col decreto salva Mps. Ok dell'Ue

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Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza chiedono di entrare nell’orbita dell’aiuto dello Stato previsto dal decreto “salva Mps” (D.L. n. 237 del 23 dicembre 2016) che ha stanziato 20 miliardi a garanzia del sistema bancario. E le due ex popolari venete hanno ottenuto il via libera dalla Commissione Europea, come hanno annunciato con due note-fotocopia inviate in contemporanea nella mattinata di oggi 19 gennaio 2017.

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«La Commissione Europea ha valutato in linea con la normativa europea sugli aiuti di Stato l’istanza presentata dalla Banca per accedere alle misure di sostegno della liquidità – si legge nei comunicati di BpVi e Veneto Banca – e pertanto per ottenere la possibilità di emettere ulteriori passività garantite dallo Stato così come previsto dal D.L. n. 237 del 23 dicembre 2016».

«Tale positiva valutazione – proseguono le comunicazioni – rileva come il sostegno richiesto sia da considerarsi finalizzato, proporzionato, oltre che limitato nel tempo e negli obiettivi; il MEF potrà pertanto rilasciare la garanzia statale su nuove emissioni obbligazionarie della Banca consentendole di disporre di ulteriori strumenti di intervento per assicurare un’efficace attività di gestione della tesoreria e per stabilizzare nel medio lungo termine la gestione della posizione di liquidità».

Il decreto pensato per salvare la storica banca Monte dei Paschi di Siena, dopo il fallimento dell’aumento di capitale da 5 miliardi con raccolta presso privati, potrebbe quindi servire da salvagente per gli istituti di Vicenza e Montebelluna che, con gli indennizzi proposti ai soci per evitare una valanga di cause legali, si apprestano ad appesantire i bilanci e potrebbero necessitare di liquidità.

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