Regione, mezzo milione ai comuni dell'acqua minerale

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Mezzo milione di euro per tamponare la crisi del settore acqua minerale. I contributi sono stati stanziati dalla Regione Veneto oggi 6 dicembre 2016, con la decisione della giunta, su proposta dell’assessore competente Gianpaolo Bottacin, ha assegnato un contributo di 500mila euro ai comuni in cui hanno sede gli impianti di imbottigliamento di acque minerali e di sorgente. Soldi che si vanno ad aggiungere ad un contributo dello stesso valore assegnato a giugno, per un totale di un milione di euro.

«Abbiamo deciso, nonostante le difficoltà di bilancio e i continui tagli che anche come Regione lo Stato ci impone – spiega Bottacin – di attribuire, dopo quello a inizio estate, un ulteriore contributo ai comuni che operano nel settore dell’imbottigliamento delle acque minerali quale forma di contrasto a una forte crisi che si fa sentire anche in questo settore, per dare il giusto riconoscimento a un’attività per cui diverse realtà venete si sono distinte a livello nazionale, ma soprattutto, visto che di ambiente parliamo, come forma di ristoro ai danni diretti e indiretti che potrebbero essere causati al territorio».

Acqua minerale: i 7 comuni a cui va il contributo anti crisi

I comuni che beneficeranno del contributo sono: Posina (Vicenza), Recoaro Terme (Vicenza), San Giorgio in Bosco (Padova), Scorzè (Venezia), Torrebelvicino (Vicenza), Valli del Pasubio (Vicenza) e Fonte (Treviso). A ciascuna realtà verrà assegnata una quota fissa di 10mila euro, a cui si aggiungerà a una quota variabile, proporzionata ai metri cubi di acqua e suoi derivati imbottigliati, dando un peso doppio ai volumi imbottigliati nei comuni montani.

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