Terremoto in Centro Italia, gli agriturismi aprono le porte per raccogliere fondi

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Una “giornata solidale” verso le popolazioni e le aziende agricole colpite dal sisma che ha devastato ancora una volta il Centro Italia, fra Umbria e Marche, Lazio e Abruzzo. Ad organizzarla è Terranostra Veneto, l’associazione degli agriturismi di Coldiretti, per domenica 6 novembre 2016. Oltre 500 aziende invitano a trascorrere del tempo in campagna degustando, pernottando o pasteggiando sapendo che parte dell’incasso sarà devoluto direttamente dagli operatori più sfortunati delle zone coinvolte dal sisma. «Puntiamo al sold out – spiega Diego Scaramuzza presidente regionale Terranostra – perché dalle prenotazioni a pranzo, a cena o dai soggiorni dipende la quota che verseremo nel conto corrente acceso appositamente per gli amici che a causa delle potenti e interrotte scosse hanno perso familiari o subito danni irreparabili alle strutture».

Secondo Coldiretti sono tremila le aziende nelle Marche, in Umbria, nel Lazio e Abruzzo in ginocchio, ciò nonostante gli agricoltori non vogliono abbandonare al loro destino 100mila capi tra pecore, maiali e mucche che rappresentano la voce principale dell’economia agricola di queste regioni. «Inoltre – ricorda Scaramuzza – oltre il 90% delle fattorie sono di tipo familiare e condotte direttamente dal coltivatore con una forte caratterizzazione legata all’ospitalità e ristorazione: l’agriturismo è particolarmente concentrato nei comuni umbri proprio a Norcia e Preci dove i crolli di annessi rustici e fabbricati hanno compromesso la regolare attività. Questa iniziativa si aggiunge a tante altre, dalle consegne di container e roulotte, foraggio o fieno e beni di primo consumo che sono avvenute tramite i collegamenti con le sedi locali di Coldiretti che hanno organizzato una task force di pronto intervento sul posto».

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