Noonic, la startup che torna a Padova dall'India (e assume 16 giovani)

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Da Padova all’India, e ritorno. Non per un fallimento, ma per ricominciare puntando sulla qualità in crescita dei programmatori italiani. È la storia – unica – di Noonic, la startup fondata dai tre 27enni Nunzio Martinello, Nicola Possagnolo e Sebastiano Favaro, già da cinque anni sono imprenditori. Si occupa di servizi digitali: non è una semplice web agency, ma una tech company specializzata in automation per il marketing e l’e-commerce, al servizio delle aziende italiane ed europee che vogliono scoprire tutti i vantaggi della nuova era del Digital. Giovanissimi, ad appena 22 anni, Nunzio, Nicola e Sebastiano prima hanno lanciato la loro startup in India, arrivando ad assumere 16 programmatori a Bangalore, e ora hanno deciso di tornare ad investire in Italia, portando il centro delle attività di design e sviluppo nella nuova sede di Padova in viale Codalunga 10/C, moderna, spaziosa, vicina allo spirito delle aziende tecnologiche made in Usa.

Si tratta del primo caso di reshoring (il rientro di attività produttive prima delocalizzate all’estero) da parte di una startup digital. I motivi? «Tanti. L’Asia per noi resta un asset strategico, ma la qualità dei programmatori in Italia è in forte crescita, così abbiamo deciso di investire nel nostro Paese, per rispondere alle richieste delle migliori Pmi del Made in Italy. Qui troviamo anche i migliori creativi e la qualità della vita che consente loro di rendere al massimo». L’età media del team di Noonic, è esattamente come quella dei suoi fondatori: 27 anni. Si va dai 20 ai 36 anni.

Tre ventenni alla scoperta dell’India (2011)

L’avventura imprenditoriale di Nunzio, Nicola e Sebastiano (amici dal tempo dal liceo e già giovanissimi produttori di siti web) inizia nel settembre 2011 quando alla fine degli studi universitari e in contemporanea con le prime esperienze lavorative decidono di aprire una web agency in India. Un’avventura ispirata dalle posizioni manageriali che già – da giovanissimi – avevano iniziato a ricoprire: Nunzio Martinello era già protagonista dell’avventura di I’m Watch; Nicola Possagnolo lavorava come assistente progetti in Fabrica; Sebastiano Favaro era un giovanissimo ma affermato sviluppatore.

«L’India è un Paese dal grande futuro, con un mercato immenso» spiegano dalla nuova sede di Padova. Poi la crescita, sostenuta grazie ai primi lavori e l’apertura degli uffici a Trivandrum. A febbraio 2013 lo sbarco a Bangalore, la «Silicon Valley» indiana, arrivando a gestire un team di 25 persone. Poi, in seguito alla crescita del business in Europa e alla necessità di sviluppare nuovi prodotti, molto più complessi sotto il punto di vista del design, arriva la decisione di tornare ad investire in Italia. Una scelta dettata da orgoglio ma anche da una buona dose di praticità.

«Produrre in Italia ci consente una qualità maggiore sul controllo. Ma l’India resta determinante per molti processi di sviluppo di respiro internazionale. È stata una palestra preziosa: ora siamo in grado di espanderci anche in altri mercati. Siamo sicuri che questo ponte tra Italia e India, che abbiamo gettato e stiamo continuando a costruire, porterà grandi frutti».

Il ritorno in Italia: 16 assunzioni a tempo indeterminato

Noonic, che fa parte della Tribù di Nuvolab, l’incubatore fondato da Francesco Inguscio, ha aperto in Italia come startup innovativa già nel 2014. Prima solo con un dipartimento grafico e alcuni programmatori, pur mantenendo inizialmente la maggior parte della produzione in India e aprendo anche una sede nel Regno Unito. L’11 novembre 2016 ha inaugurato un nuovo Head Quarter in pieno centro a Padova.

«Vogliamo puntare sulla qualità della vita dei nostri dipendenti – spiega Nicola –. Per riuscire a strappare alle grandi aziende personale altamente qualificato devi poter offrire qualcosa in più: una città vivibile, ambienti giovani, un ritmo di lavoro creativo e rilassato. Per questo facciamo attenzione all’aspetto umano. Per esempio, ogni venerdì organizziamo un beer Friday: il team si costruisce anche così».

Automation al servizio di brand globali

Con questo nuovo assetto Noonic guida i suoi clienti verso il cambiamento digitale introducendo il concetto di automation a tutti i livelli rendendo i processi più efficaci e automatizzati. Grazie al mix di professionalità decennale e giovane età dei propri professionisti, Noonic è capace di parlare a tutti i pubblici, Millennials compresi. Noonic sostiene gli uffici marketing aziendali con un’assistenza completa: digital transformation, digital strategies, progettazione del software, strumenti di marketing, digital advertising. Non semplici e-commerce, ma evoluti strumenti di marketing a supporto della vendita alla portata di tutti.

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