Pubblicato il 17 Ottobre 2016 in Credito, Verona
Il Sì è arrivato da entrambe le assemblee dei soci convocate il 15 ottobre 2016: Banco Popolare e Banca popolare di Milano hanno approvato il progetto di fusione, dando così l’ultimo sigillo alla nascita del terzo polo bancario italiano, dopo Intesa Sanpaolo e Unicredit.
I mercati finanziari però non premiano la notizia – il sì era era in larga parte annunciato – e i due titoli soffrono all’apertura della Borsa di Milano lunedì 17 ottobre. Alle 12.30 il titolo di Banco Popolare perdeva l’1,73%. Più pesante la perdita per Banca popolare di Milano, che alla stessa ora si attestava a un -5,85%. Nel complesso Milano registra un rosso pari allo 0,1%.
Le due assemblee straordinarie che si sono tenute in contemporanea sabato 15 ottobre hanno visto la netta vittoria dei favorevoli alla fusione, operazione considerata un test importnata perché è la prima fra due banche popolari dopo la riforma che ha imposto la trasformazione in Spa per quelle più grandi.
A Verona, l’assemblea di Banco Popolare ha contato 23.683 voti a favore, solo 118 contrari 118 e 11 astenuti. A Milano, nell’assemblea di BpM i favorevoli sono stati 7.314 mentre i contrari sono stati 2.731.
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