Antennatre, niente soldi per gli stipendi di settembre

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Antennatre non ha soldi per pagare gli stipendi di settembre dei 54 dipendenti. L’allarme lo lanciano congiuntamente Sindacato Giornalisti Veneto e Slc Cgil di Treviso, alla vigilia del 21 ottobre 2016, giorno in cui il Tribunale fallimentare è chiamato a pronunciarsi al termine dell’udienza che vedrà in aula il pubblico ministero titolare del procedimento e l’azienda. «I 54 dipendenti di Antennatre, fra redattori e tecnici, hanno diritto alla retribuzione» dicono chiaro e tondo i due sindacati, che fanno appello al commissario giudiziale e ai rappresentanti dell’azienda, che in un incontro con i sindacati mercoledì 19 ottobre hanno comunicato che in cassa ci sono solo i soldi sufficienti per pagare metà del mese di settembre.

Eppure, ragionano i sindacati, i 42mila euro che gli stessi professionisti hanno detto essere nella disponibilità dell’azienda potrebbero essere sufficienti a coprire l’intera mensilità, già ridotta da cassa integrazione e orario part time. L’annuncio di questa ennesima doccia fredda è arrivato mercoledì e l’assemblea dei lavoratori, convocata nella stessa serata, si è svolta in un clima di tensione, disorientamento e crescente preoccupazione.

Ad appesantire l’atmosfera e ad alimentare lo sconforto, anche l’apprendere che l’iter della procedura per definire la cessione di ramo d’azienda, se non ci sono intoppi, si concluderà ai primi di dicembre. E gli stipendi di ottobre e di novembre, chi li pagherà? è la domanda retorica che si fanno i lavoratori della televisione di San Biagio di Callalta (Treviso), che continuano a trasmettere i telegiornali nonostante da mesi l’emittente navighi nell’incertezza.

«Una cosa è certa – dichiarano i sindacati – non si possono più imporre sacrifici di questo tipo ai dipendenti, già sfibrati fisicamente psicologicamente da carichi di lavoro pesantissimi, sempre nell’incertezza sul futuro prossimo e che, vale la pena di ricordare, devono ancora riscuotere ben sei mensilità. Possibile che non si possano accorciare i tempi e trovare, nel rispetto della legge, una soluzione più rapida?».

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