Al via Kidsuniversity: a Verona l'Ateneo per i bambini

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Laboratori, lezioni e dimostrazioni ma anche spettacoli, incontri, proiezioni cinematografiche e una mostra ritmeranno le giornate degli universitari in erba, coinvolgendo anche gli adulti con appuntamenti dedicati a insegnanti e genitori. Presentata alla Camera dei Deputati, Kidsuniversity Verona 2016, l’università per bambini e ragazzi dagli 8 ai 13 anni in programma dal 15 al 25 settembre nella città scaligera e nella sua università. Sono intervenuti Simona Malpezzi, componente della Commissione permanente VII Cultura e della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, Nicola Sartor, rettore dell’Università di Verona, Lucio Biondaro, Ceo di Pleiadi e Alessia Rotta, parlamentare veronese e componente della Commissione permanente XI Lavoro. Presenti anche numerosi deputati che si occupano di università e scuola.

Il progetto nasce su intuizione dell’Università di Verona e si sviluppa grazie al supporto di Pleiadi, a partire da un format già sperimentato nei Paesi anglosassoni che Verona ha personalizzato interpretandolo in maniera originale. Data la qualità del progetto, Kidsuniversity Verona è stata inserita nel network europeo Eucunet, la rete delle “Children’s Universities” nate con l’obiettivo di far appassionare bambini e grandi al mondo della conoscenza, diffondere la curiosità e il pensiero critico e mettere l’istruzione e l’educazione al centro della loro attenzione. Tutte le attività, che si svolgeranno nei laboratori dell’università e in numerosi e suggestivi contesti cittadini, sono a ingresso gratuito.

“Sono molto contenta – ha spiegato l’onorevole Malpezzi – di essere qui oggi a raccontare questo progetto partito già da un anno all’Università di Verona e che ci piacerebbe diventasse un esempio diffuso in tutto il territorio nazionale. Kidsuniversity Verona non si occupa semplicemente di aprire le porte dell’università in una sorta di open day, il suo obiettivo è quello di avvicinare, attraverso la curiosità, i bambini alla conoscenza con un’esperienza laboratoriale. In un Paese in cui abbiamo ancora una dispersione scolastica altissima questo può essere uno strumento che aiuta, rappacifica con la conoscenza anche di quelle discipline che risultato essere più difficili da comprendere perché il modo di spiegarle non è abbastanza accattivante e interessante  come dovrebbe essere. La bellezza dei progetti proposti dalla Kidsuniversity Verona non è solo far fare a bambini e ragazzi laboratori e lezioni con docenti universitari, chiamati a rimodulare la loro didattica per un pubblico diverso, ma è aperta anche ai docenti delle scuole primarie e secondarie, che possono partecipare a corsi di formazione e ricreare quel rapporto tra università e mondo della scuola che troppo spesso, negli scorsi anni,  è stato trascurato . Questa per me è una scommessa e per questo il tentativo che faremo è quello di proporre il progetto a livello nazionale raccontando, anche al Miur, il valore aggiunto che questa esperienza potrebbe portare ai nostri ragazzi”.

Sartor: «Stimolare la curiosità è fondamentale»

Il rettore Sartor ha, invece, sottolineato le ragioni che hanno convinto l’università di Verona a  rilanciare, per il secondo anno, il progetto. “Si tratta indubbiamente di esporre i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze alla conoscenza per stimolarne la curiosità, perché sicuramente la curiosità intellettuale è diffusa nella giovane età. Kidsuniversity è per loro anche l’occasione per scoprire la loro vocazione, perché possono essere attratti da alcune discipline rispetto ad altre, ma  il progetto ha anche un forte ruolo in termini di educazione civica. Ai più giovani può sembrare che la vita sia fatta di concorsi a premi, di dibattiti in cui vince chi urla più forte; è d’importanza fondamentale far capire che il dibattito si deve basare sulla forza dell’argomentazione e non sulla violenza delle parole, che bisogna davvero approfondire la conoscenza prima di poter prendere una decisione. Sappiamo che il nostro Paese è in forte ritardo per quello che riguarda gli investimenti in istruzione e ricerca rispetto ad altri paesi. Siamo fanalino di coda: secondo recenti dati in Italia si spendono circa 8 miliardi per l’università, in Germania se ne spendono 20. Quindi noi siamo convinti che sensibilizzare i più giovani, stimolare la loro curiosità, possa anche contribuire a formare cittadini migliori che in futuro avranno anche loro l’occasione di portare avanti le loro scelte e capire quanto è importante per lo sviluppo del nostro Paese la conoscenza. Questo è l’aspetto fondamentale”.

Kidsuniversity Verona si aprirà domani, 15 settembre, alle 18.30 nella Biblioteca Frinzi di via San Francesco, con l’inaugurazione della mostra a cura di Grafiche AZ “La magia dei colori”, dedicata all’evoluzione dell’editoria per bambini in Italia e in Europa. Il 16 settembre si rinnova l’appuntamento nato dalla sinergia tra Kidsuniversity Verona e Tocatì, Festival dei giochi in strada. Da lunedì 19 si entra nel cuore della manifestazione: nelle mattinate dal 19 al 25 i bambini saranno coinvolti nei 59 Kidslab scuole, i laboratori destinati alle scolaresche. Grazie anche alla collaborazione dell’Ufficio scolastico provinciale di Verona i laboratori sono già stati tutti prenotati. Nei pomeriggi, invece, associazioni, enti, musei, aziende e realtà del territorio aprono le loro porte per offrire a bambini, ragazzi e alle loro famiglie i Kidslab per tutti.

Kidsuniversity quest’anno sarà presente anche nel cuore di Verona, in Piazza Bra di fronte all’Arena, grazie al Kids Space uno spazio attivo dal 19 al 24 settembre, dalle 10 alle 20, in cui si susseguiranno numerosi appuntamenti con la conoscenza, la sperimentazione e la creatività. Tra le novità dell’edizione 2016 anche la proposta dei Teacherslab, laboratori per insegnanti, con attestato di partecipazione, su temi utili all’aggiornamento professionale con docenti di ateneo e personalità legate al mondo della scuola. Nascono, inoltre, con la seconda edizione i Kidslab partner, laboratori realizzati con i sostenitori dell’iniziativa. L’appuntamento clou della manifestazione si terrà sabato 24 settembre, alle 15.30 con la cerimonia ufficiale di consegna dei diplomi e dei tocchi a bambini e ragazzi che avranno partecipato ai laboratori per le scuole, accompagnati dalle loro famiglie. Un momento di celebrazione e di festa in cui i giovanissimi universitari riceveranno dal rettore dell’ateneo Nicola Sartor l’attestato di “Doctor Kids” alla presenza di autorità accademiche, cittadine e di ospiti speciali. Salirà sul palco con loro l’astronauta ed ex pilota dell’Aeronautica Militare Maurizio Cheli.

Ricco anche il calendario degli appuntamenti culturali. Mercoledì 21, alle 18 Rossana Campo, vincitrice dell’ultima edizione del Premio Strega Giovani sarà ospite di Feltrinelli Verona mentre  domenica 25, alle 11, nella sede della Società letteraria interverrà Matteo Bussola autore di “Notti in bianco, baci a colazione”. Da ricordare anche la proiezione, mercoledì 21, alle 21 nell’Aula Magna Silos di Ponente dell’università di “FuoriClasse” una produzione di “360degreesfilm” con Rai Cinema, che ha per protagonisti bambini di tutta Italia. Nel ricco programma non mancheranno gli spettacoli teatrali. Kidsuniversity si chiuderà domenica 25 settembre, alle 21 al Teatro Ristori, con l’attore e comico Gioele Dix che porterà in scena “Vorrei essere figlio di un uomo felice”, un monologo intenso, personale e molto divertente che ruota attorno all’idea della paternità. Anche gli spettacoli sono a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.

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