Alternanza scuola lavoro nel Terzo Settore: pronte 15mila associazioni

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Alternanza scuola lavoro nel Terzo Settore, il Veneto fa da apripista a livello nazionale: i sette Centri Servizi per il volontariato (Csv) e l’Ufficio Scolastico Regionale hanno siglato un protocollo per sviluppare le esperienze di lavoro durante gli ultimi tre anni di scuola superiore nelle associazioni di volontariato. Sono almeno 15mila nel Veneto le associazioni potenzialmente disponibili ad accogliere già dall’anno scolastico 2016-2017 gli 80mila studenti del triennio conclusivo dei licei e istituti superiori della regione. Già nell’anno scolastico 2015-2016 le associazioni si sono fatte avanti verso il mondo della scuola con progetti sperimentali, ma ora l’impegno si fa sistematico.

Csv e scuola: formazione, stage, riflessione

Ciascun Csv avanzerà nella provincia di propria competenza una proposta articolata in più ambiti: un ambito formativo, con percorsi di approfondimento sul volontariato – inquadramento storico, sociologico e normativo, aspetti amministrativi, tecniche di comunicazione –, un ambito esperienziale, che permetterà agli studenti di svolgere stage all’interno di associazioni per sperimentare e sviluppare una serie di competenze trasversali – lavoro di gruppo, progettazione, comunicazione, competenze organizzative e informatiche, capacità di gestire lo stress –, un terzo ambito, da sviluppare in maniera congiunta, di rielaborazione dell’esperienza e di validazione delle competenze acquisite.

La firma del protocollo

La firma del protocollo

«Con il protocollo d’intesa siglato con i Csv del Veneto – afferma il direttore Daniela Beltrame – l’Ufficio Scolastico Regionale intende offrire a tutte le scuole del Veneto un’offerta di alternanza scuola lavoro nel Terzo Settore omogenea, utile alla crescita personale e professionale dei ragazzi, con una particolare attenzione allo sviluppo delle competenze  chiave per l’educazione permanente in cui  tutte le discipline sono coinvolte. Va sottolineato che le competenze acquisite in alternanza sono riconosciute dai docenti ed entrano a pieno titolo sia nella valutazione disciplinare, sia nel voto di condotta».

«I Csv del Veneto – aggiunge Lamberto Cavallari, presidente Csv Rovigo e referente del coordinamento veneto dei centri – auspicano che questa collaborazione sviluppi e aumenti le possibilità di incontro tra ragazzi e associazioni e che i risultati delle esperienze, in  termini di apprendimenti acquisiti e di strumenti elaborati, rappresentino una buona pratica esportabile in tutta Italia anche  rispetto alla validazione delle competenze acquisite dai ragazzi».

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