Angurie in nero: braccianti irregolari a Polesine Camerini

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Angurie in nero in Polesine. Sono nove i braccianti irregolari individuati il 4 agosto 2016 da un’operazione dell’Ispettorato del lavoro e dai Carabinieri della compagnia di Adria, che hanno verificato le condizioni di lavoro in due aziende agricole, una a Polesine Camerini (frazione di Porto Tolle) e una ad Ariano.

Nella prima azienda sono stati controllati nove lavoratori impegnati nella raccolta dell’anguria, e tutti sono risultati non in regola, perché privi sia di assicurazione sia di copertura previdenziale. Il datore di lavoro sarà multato per decine di migliaia di euro con inoltre il recupero dei contributi previdenziali non pagati ai nove braccianti.

Nell’azienda di Ariano, invece, su dieci operai agricoli al lavoro, otto sono regolarmente assunti mentre due sono oggetto di accertamenti. In queste situazioni non si può comunque parlare di “caporalato”. Ma il tema del lavoro nero e del caporalato nell’agricoltura della provincia di Rovigo è al centro degli sforzi delle associazioni di categoria e dei sindacati che hanno siglato nel giugno 2016 un protocollo d’intesa che mira a rafforzare l’utilizzo di contratti regolari per chi lavora nei campi, specialmente nel periodo della raccolta estiva.

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