Vini Zonin, boom nella semestrale 2016: +21% grazie a Usa e Uk

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Vini Zonin, i dati di bilancio al 30 giugno 2016 indicano un fatturato in aumento del 21% rispetto allo stesso periodo del 2015. L’azienda vinicola Zonin1821, la cui presidenza dal marzo scorso è in capo a Domenico Zonin, figlio dell’ex presidente della Banca Popolare di Vicenza Gianni Zonin, che ha passato alla nuova generazione le redini dell’azienda di famiglia.  Al 30 giugno 2016 Zonin1821 ha registrato un fatturato netto pari a 82,8 milioni di euro, quando nei primi sei mesi del 2015 si attestava a 68,3 milioni.

Merito soprattutto dell’export, o meglio delle due controllate Zonin Uk e Zonin Usa, che chiudono i primi sei mesi del 2016 con un fatturato netto rispettivamente a 20,87 milioni di euro (+54% rispetto alla semestrale 2015) e 25,36 milioni di euro (+35% rispetto alla semestrale 2015). Zonin Usa di recente ha visto entrare Shawn Balzano, proveniente da una lunga carriera in Palm Bay International, nella posizione di National Sales Manager.

«Zonin1821 prosegue con successo la strategia di internazionalizzazione, che oggi porta i propri frutti e ci permette una crescita costante sui mercati esteri – commenta Domenico Zonin –. Una strategia che ha avuto un forte impulso a partire dal 2006, anno nel quale io e i miei fratelli abbiamo deciso di investire nella creazione di una rete distributiva innovativa che promuovesse al meglio i vini delle nostre tenute e le unicità dei territori italiani».

Per l’amministratore delegato dell’azienda dei vini Zonin, Massimo Tuzzi, «oltre all’importante crescita del fatturato, i primi sei mesi del 2016 forniscono segnali confortanti sia a livello di marginalità che di coefficienti patrimoniali. Questi dati confermano il trend deciso di crescita dell’azienda e ci consentono di guardare al futuro con fiducia e con la convinzione di raggiungere in tempi brevi il target di fatturato di 235 milioni di euro previsto dal piano industriale 2016-2018».

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