Sciopero consorzi di bonifica, 8mila in piazza il 30 giugno

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Sciopero consorzi di bonifica, 8mila lavoratori del Veneto incrociano le braccia giovedì 30 giugno 2016. Uno sciopero regionale indetto da Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil per chiedere il rinnovo del contratto nazionale scaduto da 18 mesi. Un corteo partirà alle 9.30 da Piazzale Roma a Venezia e raggiungerà la sede di Anbi Veneto – Unione Regionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue a Cannaregio 122 (tra Piazzale Santa Lucia e Lista di Spagna). Il 20 luglio si replica: questa volta lo sciopero sarà nazionale.

L’8 giugno dopo due giorni di negoziato serrato, la delegazione dei tre sindacati ha «dovuto prendere atto dell’impossibilità di proseguire il confronto» afferma una nota della Fai Cisl, trovandosi di fronte a «una profonda chiusura della controparte che ha deciso di dilazionare ulteriormente i tempi rimandando l’incontro di quasi un mese». Di lì la decisione di intraprendere lo stato di agitazione con il blocco degli straordinari, lo svolgimento delle assemblee e attività di sensibilizzazione.

In Veneto 10 consorzi di bonifica e 8mila dipendenti

Gli 8mila dipendenti dei consorzi di bonifica veneti salvaguardano un territorio di 1 milione 200mila ettari. I consorzi sono passati nel 2009 da 20 a 10, e gestiscono 18mila chilometri di rete di acque di scolo, 8mila chilometri di rete da irrigazione e 389 idrovore, oltre a curare lo sfalcio dell’erba e altre attività di cura del territorio in molti casi per conto dell’ente Regione Veneto. «Un modello che è tra i migliori e più virtuosi di tutta Italia – afferma Andrea Zanin, segretario generale della Fai Cisl del Veneto –. I lavoratori del settore, sottoposti a turni, a reperibilità e molti in regime di lavoro stagionale, non si meritano un trattamento come quello che di fatto non ne ascolta le esigenze e li priva del diritto al rinnovo del contratto».

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