Scrigno, un ologramma in vetrina per il merchandising "immersivo"

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Lo chiamano “immersive merchandising” e si traduce in una sorta di ologramma in movimento proiettato direttamente sull’oggetto esposto in vetrina. Il prototipo, Scrigno, realizzato dalla startup padovana Senso immersive experience, è stato presentato in anteprima il 24 maggio 2016 allo showroom Arclinea di Vicenza. L’oggetto in vetrina non era dei più semplici da valorizzare, peraltro: una matita, chiamata “Perpetua”, prodotta con 15 grammi di grafite riciclata dal marchio di design di riuso Alisea. Se per Senso non è una novità proporre proiezioni in 3D e videomapping sulla superficie degli oggetti in vetrina, con Scrigno si passa a un format diverso: una scatola facile da portare, che una volta aperta svela un’anima tecnologica, un proiettore che con un sistema di specchi manda le immagini in movimento sulla parte superiore, l’espositore. È lì che la matita Perpetua, fissata in verticale, viene circondata da scritte e animazioni facendola “parlare” della sua storia.

«Scrigno è nato parlando con Susanna Martucci di Alisea – racconta Mick Odelli, fondatore e Ceo di Senso –. Ragionavamo di come sia complesso dare risalto in vetrina a un oggetto piccolo e sottile come una matita, che soprattutto nel caso di Perpetua ha bisogno di un racconto per esprimere tutto il suo potenziale, perché ha dietro una storia importante da raccontare. Così abbiamo progettato insieme questo prototipo, comodo per essere trasportato a seconda delle necessità nei diversi negozi del marchio. Un modello di lavoro che vorremmo replicare con altri clienti, sempre partendo da una condivisione delle esigenze». Nei prossimi giorni si può sperimentare il prototipo di Scrigno alla libreria Galla di Vicenza.

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Giulio Todescan

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