Fusione Banco Popolare-Bpm, oggi giorno decisivo alla Bce

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Oggi alla Banca centrale europea un incontro che si annuncia decisivo per l’ipotesi di fusione fra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano. Un mese fa, l’11 febbraio, usciva la notizia di un primo vertice a Francoforte, oggi la scena si ripete con i due amministratori delegati Pier Francesco Saviotti e Giuseppe Castagna in missione nel grattacielo della Bce per approvare la bozza di progetto di fusione fra le due banche popolari. Sarebbe la prima fusione fra banche popolari dopo la riforma del settore varata dal governo Renzi nel marzo 2015 che obbliga le popolari con attivi sopra gli 8 miliardi a trasformarsi in società per azioni.

Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, la Bce avrebbe chiesto alle due banche popolari, con sede rispettivamente a Verona e a Milano, di correggere il loro originario piano di fusione rendendo più snelle le strutture di governance e riducendo il peso dei debiti non performanti. Inoltre si parla di un aumento di capitale che sarebbe in vista per rendere il nuovo gruppo più solido dal punto di vista patrimoniale.

È da valutare anche la variabile tempo: l’assemblea dei soci di Banco Popolare che approverà il bilancio 2015 è convocata per sabato 19 marzo, dunque se non si raggiungerà l’accordo entro quella data, visti i tempi tecnici necessari alla Bce per approvare la fusione, le due assemblee che dovrebbero decidere sulla trasformazione in spa e sulla fusione potrebbero slittare all’autunno 2016. Il termine ultimo stabilito dalla legge di riforma è il 18 dicembre.

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