Assemblea Bpvi, l'ad Iorio: tutti vogliono prendersi questo valore

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Tre sì – all’aumento di capitale, alla trasformazione in spa, all’aumento di capitale – necessari perché altrimenti «per questa banca si aprono scenari che non voglio neanche ipotizzare, perché non permetterebbero nessuna ripartenza né ripresa di quel valore che oggi è stato abbattuto». Un valore che «sta innanzitutto per essere in uno dei territori più ricchi d’Italia. Questo valore tutti vogliono prenderselo ma noi non lo daremo facilmente». Leggi gli interventi dei soci in assemblea.

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«Non ho dubbi che ci saremo per altri 150 anni»

L’amministratore delegato della Banca Popolare di Vicenza Francesco Iorio  ha ricordato due volte che «siamo la decima banca italiana», evidenziando poi che «non ho avuto mai dubbi che questa banca possa essere rilanciata e che ci saremo per altri 150 anni» ma «è necessario in questo momento avere la capacità e la responsabilità non tanto di guardare al passato ma di guardare al futuro per poter rilanciare e ricreare quel valore che è proprio di questa banca e che può in qualche tempo riportarci ad avere una soddisfazione di carattere economico».

Nel prossimo cda «solo persone che hanno requisiti di altissimo livello»

L’amministratore delegato ha più volte ribadito che non esiste un piano B: «Ci sarà la decadenza di tutti gli organi sociali – ha promesso Iorio – entro giugno. Il nuovo cda vedrà una riduzione dei consiglieri da 18 a 13 e la presenza nel cda sarà possibile solo per persone che hanno requisiti di conoscenza del credito di altissimo livello». Sull’aumento di capitale, per Iorio «sarebbe molto importante che gli attuali soci dessero un segnale forte di partecipazione» anche se «trovare 1,5 miliardi non sarebbe realizzabile senza mercati e fondi istituzionali».

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