Assemblea BpVi, Dolcetta: il sì responsabilità morale e giuridica

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Non è solo una «responsabilità morale» ma anche una scelta «con conseguenze giuridiche che potrebbero avere conseguenze gravi sulla banca, non solo con la perdita totale del valore delle azioni ma che potrebbero riguardare anche titoli di debito della banca, come già visto nello stesso Paese». Così il presidente della Banca Popolare di Vicenza Stefano Dolcetta in apertura dell’Assemblea dei soci chiamata a trasformare l’istituto in spa, a decidere l’aumento di capitale, ad approvare la quotazione in borsa dell’istituto. Oltre cinquemila i soci presenti nella tensostruttura allestita alla Perlini di Gambellara. Leggi qui i loro interventi.

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L’intervento di Dolcetta all’assemblea Bpvi

All’inizio del suo intervento, Dolcetta ha  letto stralci della lettera inviata dalla Bce. In conclusione, l’esplicita richiesta di tre sì agli altrettanti quesiti posti agli oltre cinquemila soci riuniti nella tensostruttura di Gambellara: «L’approvazione congiunta di tutti e tre gli elementi sono ritenuti della massima importanza dalla Bce, si legge nella lettera, che parla della trasformazione in spa, dell’aumento di capitale e della quotazione», ha concluso Dolcetta.

Iorio: tutti vogliono prendersi questo valore

Più esplicito l’intervento dell’ad Francesco Iorio nel corso di un intervento più volte interrotto da fischi, ma anche da applausi. «Votare no significherebbe davvero regalare la banca – ha sottolineato Iorio – e avremmo un valore di realizzo pari a zero e potrebbe non limitarsi al solo valore delle nostre azioni». Per due volte l’amministratore delegato ha sottolineato che BpVi «è la decima banca del Paese». Dopo aver giudicato «due ipotesi non perseguibili» quelle di messa in liquidazione e di scorporo della banca, Iorio ha esortato i soci a «ripartire e avere la responsabilità e la determinazione di guardare al futuro per ritrovare il valore che è proprio di questa banca e che può nel tempo riportarci a trovare soddisfazione anche sul piano economico». Un valore «che sta innanzitutto per essere in uno dei territori più ricchi d’Italia» e che «tutti vogliono prendersi. Ma noi non lo daremo facilmente». Iorio annuncia poi l’azzeramento degli organismi della banca entro giugno e specifica poi: «

Zaia: sono qui per ascoltare, deciderò poi

È  presente all’assemblea Bpvi «come semplice socio» il presidente della giunta regionale del Veneto Luca Zaia. «Come con Veneto Banca sono venuto qui per ascoltare e deciderò dopo aver sentito», ha spiegato il governatore.

Assenti 13 consiglieri di amministrazione su 18

All’assemblea BpVi brillano per la loro assenza 13 dei 18 consiglieri di amministrazione della banca. Oltre al presidente Stefano Dolcetta e all’amministratore delegato Francesco Iorio, infatti, sono presenti soltanto in tre: ci sono Paolo Angius, Giorgio Colutta e  Alessandro Pansa. I consiglieri in carica nell’era Zonin hanno preferito non farsi vedere.

123 soci iscritti a parlare all’assemblea Bpvi

Sono 123 i soci iscritti a parlare: contestata l’organizzazione dell’assemblea e in particolare il limitato tempo di intervento (due minuti a testa). Ma non mancano gli interventi di gruppi di azionisti favorevoli alla “linea Dolcetta-Iorio” che intervengono per sostenere la trasformazione in spa, la quotazione e l’aumento di capitale. All’assemblea della Popolare di Vicenza a Gambellara sono attualmente presenti 11.292 i soci. I soci presenti di persona sono diventati 5.810, i rappresentanti legali 211 e 5.271 quelli invece presenti in delega.

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