Trento: "Con l'accordo di oggi addio a Valdastico Nord"

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Se Luca Zaia ci vede “uno spiraglio per rafforzare i collegamenti” veneto-trentini (ma si guarda bene dal pronunciare la parola autostrada), l’assessore trentino alle infrastrutture Mauro Gilmozzi non va per il sottile: «Oggi abbiamo abbandonato il campo della Valdastico ed aperto una fase di verifica con l’obbiettivo di alleggerire il traffico sulla ss47 tra Levico e Trento, bloccare i flussi di traffico provenienti da Bassano/Grigno e garantire l’elettrificazione e la rettifica della ferrovia tra Trento e Bassano». Tradotto: addio alla prosecuzione dell’autostrada A31 Valdastico Nord verso Trento. Sono le due facce del risultato di oggi, l’accordo che chiude i lavori del comitato paritetico voluto dal ministro delle infrastrutture Graziano Delrio per sbrogliare la matassa Valdastico.

Sistemare le statali

Al posto dell’autostrada, dunque, il rafforzamento delle strade statali esistenti con l’obiettivo di facilitare vie di trasporto alternative all’intasata Autobrennero. L’intesa di oggi fra ministro Delrio, regione Veneto e provincia di Trento sembra insomma una vittoria di quest’ultima: «Come Trentino abbiamo superato l’idea di realizzare qualsiasi infrastrutturazione autostradale di collegamento con l’A22 – sottolinea Gilmozzi – Siamo consapevoli di ciò che vorrebbe il Veneto. Su questo scenario non abbiamo trovato però una posizione comune. Permane perciò il nostro no».

Il lavoro proseguirà con il ministero per approfondire i tratti di viabilità non autostradale da migliorare: cioè le strade che percorrono la valle dell’Astico, la Valsugana e la statale 12 del Brennero. «Abbiamo valutato, come da approfondire con il dovuto coinvolgimento delle realtà locali e nel rispetto delle procedure PUP, lo scenario di interconnessione tra sistemi di viabilità locali, quindi tra strade extraurbane con caratteristiche ed impatti limitati – specifica l’assessore trentino – Mi riferisco ai collegamenti tra Valle dell’Astico, Valsugana e ss12. A noi interessa soprattutto verificare quanto avevamo preannunciato con la lettera del governatore Rossi e con il memorandum di metodo che avevamo inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prima di sederci al tavolo».

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