Nuovo Isee: -24% le borse di studio in Veneto

La scure sulle borse di studio colpisce il Veneto tagliando di un quarto gli idonei, a causa dei nuovi criteri di calcolo dell’Isee. È quanto denuncia l’associazione Link – Coordinamento universitario che ha pubblicato una tabella (per il momento parziale) sull’andamento delle idoneità alle borse di studio per l’anno accademico 2015/2016 a confronto con il 2014/2015: tutte le regioni hanno il segno meno, e il calo è ovunque a due cifre.

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Fonte: Link-Coordinamento universitario

In Veneto almeno 8 mila borse di studio in meno

«I dati in nostro possesso, che oramai coprono quasi tutte le regioni – afferma Alberto Campailla, portavoce di LINK – confermano la gravità del problema. Su media nazionale infatti oltre il 20% degli studenti ha perso la borsa di studio nell’ultimo anno accademico, con una punta del 40% in Sicilia». Per il Veneto il dato, che è parziale in quanto riguarda una parte degli atenei della regione (ma le linee guida sul nuovo Isee sono comunque nazionali dunque le singole università non hanno voce in capitolo nel modificare i criteri), indica una diminuzione del 24,57% degli idonei. Se nell’anno accademico 2014/2015 avevano diritto alla borsa di studio 11.614 studenti, in quello in corso sono soltanto 8.761. In termini assoluti, 2.853 studenti in meno hanno diritto a un sostegno alle spese per lo studio.

Per tamponare questa situazione, l’Università di Padova proprio oggi ha annunciato una scelta controcorrente: sono stati stanziati 1,3 milioni di euro per borse di studio, dei quali 1 milione e 10mila euro andranno a risarcire i 1.582 studenti dell’Università patavina a cui nel 2015, per effetto dei nuovi indicatori, è stata negata la borsa di studio.

Entro il 28 febbraio il decreto sulle soglie Isee e Ispe

I numeri sono stati diffusi da Link il 16 febbraio al termine della prima seduta, al Miur a Roma, del tavolo sui Livelli Essenziali delle Prestazioni, cioè dei parametri sulla base dei quali è stabilita l’idoneità dello studente ad accedere ai benefici del diritto allo studio. Erano presenti Consiglio Nazionale Studenti Universitari, l’ANDISU in rappresentanza degli enti per il diritto allo studio, la CRUI, le Regioni ed il Ministero del Lavoro. L’obiettivo del tavolo non riguardava solo la riforma dei LEP ma anche l’emergenza Isee. Tutti i presenti, Ministero compreso, hanno riconosciuto l’entità del problema e il Ministero stesso ha finalmente riconosciuto la necessità di intervenire. Il MIUR chiederà i dati relativi al nuovo Isee al Ministero del Lavoro e procederà alla convocazione di un nuovo tavolo per stabilire l’importo delle soglie Isee e Ispe entro dieci giorni.

«I tempi sono stretti: entro il 28 febbraio il Ministero per legge deve emanare il decreto di aggiornamento delle soglie Isee e Ispe, come previsto dal Dpcm 9 aprile 2001, che stabilisce le linee guida in materia di diritto allo studio – dice Campailla di Link – Non possiamo definire questo tavolo come risolutivo, anche se ci sono delle evidenti aperture, il problema Isee era stato già evidenziato con forza da studenti e Regioni al tavolo precedente, che si era tenuto ad ottobre, a questo sono seguiti quattro mesi di silenzio da parte del Ministero».

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