Asiago DOP in forma: l'export cresce del 6%

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È “in forma” la forma Asiago DOP, che chiude il 2015 in buona salute con un aumento della produzione pari all’1%. Sono infatti 15mila le forme prodotte in più rispetto al 2014, grazie alla strategia di sostegno ai produttori e all’azione di valorizzazione che il Consorzio di Tutela ha attuato nell’anno appena trascorso. Uno sviluppo che riguarda tanto il mercato interno, quanto l’export internazionale, che è cresciuto nei primi dieci mesi del 2015 del 6%.

Mercato interno in crescita

Nonostante la riduzione della spesa media d’acquisto delle famiglie italiane, sul mercato interno il formaggio Asiago prosegue il suo cammino di sviluppo sostenibile e può contare oggi su un positivo aumento delle famiglie acquirenti e un indice di penetrazione sull’universo dei consumatori del 53%, con un aumento, rispetto al 2014, del 2,5% (dati GFK-Eurisko). «Il 2015 ha dimostrato che favorire condizioni di maggiore equilibrio tra offerta complessiva e domanda del mercato è la strada da percorrere, a vantaggio di tutta la filiera produttiva così come dei consumatori – afferma il Presidente del Consorzio, Fiorenzo Rigoni – In quest’ottica, il piano di regolazione dell’offerta varato dal Consorzio rappresenta un imprescindibile strumento per ottenere una crescita a ritmi sostenibili e tutelare il reddito degli allevatori. Questa è la direzione che perseguiremo con energia anche nei prossimi anni».

Cresce il mercato in Australia

Segnali positivi anche per quanto riguarda il mercato estero, dove le esportazioni di formaggio Asiago nell’ultimo anno si sono consolidate, raggiungendo una crescita del 6% di vendite nel corso dei primi dieci mesi del 2015. Assieme ad altri mercati già consolidati, amanti della qualità italiana, (Usa, Svizzera, Francia e Germania) emerge nell’ultimo periodo anche un grande interesse per il formaggio Asiago da parte dell’Australia.

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