Le zavorre dell'impresa: fisco, burocrazia, poca domanda interna

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Fisco e burocrazia. Ma anche una domanda interna da rilanciare. Sono sempre loro le bestie nere degli imprenditori. A confermarlo una volta di più è la ricerca che la Fondazione Nord Est ha realizzato inviando a 300 imprenditori un questionario sulle difficoltà del fare impresa e i suggerimenti per uscirne. Dall’Opinion Panel emerge che le principali zavorre per l’attività d’impresa sono l’imposizione fiscale (92%) e burocrazia (91,1%).

Il credito, problema (un po’) meno sentito

Relativamente meno importante nella lista dei problemi risulta la stretta sul credito, tema molto attuale nelle cronache di questi giorni ma di cui si è dibattuto a lungo negli anni della crisi: è un ostacolo “solo” per il 79,4% degli imprenditori. A distanza di ulteriori dodici punti si trova l’aumento della concorrenza a livello internazionale (67,4%). In fondo a questa classifica si collocano l’incremento del gap tecnologico rispetto ad altri paesi (55,9%) e l’aumento delle difficoltà di reperimento di capitale umano adeguato (55,1%).

Schermata 2015-12-17 alle 11.52.07

La ripresa? Rilanciare la domanda interna

Nella successiva domanda, in cui si chiede ai 300 imprenditori quali ricette potrebbero favorire l’attività di impresa, emerge la ripresa della domanda interna, che ottiene il 26,1% di risposte positive, e viene dopo – è una costante – le due indicazioni della riduzione della pressione fiscale (voluta dal 65,2%) e dell’alleggerimento degli oneri burocratici (54,8%). Un dato interessante è quello sulla normativa sul lavoro: solamente l’11,2% degli imprenditori la vorrebbe “più favorevole”. Dopo il Jobs Act non si richiedono nuove riforme.

Schermata 2015-12-17 alle 11.56.44

Controllori “nemici” dell’impresa

Altro dato interessante è quello sul “sentimento anti-impresa” che secondo i 300 imprenditori si annida molto più in ambito giuridico, fra gli enti che controllano l’attività imprenditoriale e monitorano il rispetto delle normative, rispetto, ad esempio, al sindacato. «L’88,4% degli imprenditori avverte un sentimento anti-impresa in ambito giuridico, l’88,5% in ambito legislativo, mentre il 72,3% da parte del sindacato. È quindi il quadro istituzionale ad essere delineato come insieme di fattori ostativi, da cui deriva la percezione di un’impresa che agisce nonostante il contesto, non grazie ad esso» si legge nel report di Fondazione Nord Est.

Schermata 2015-12-17 alle 11.59.06

Peghin: «Rendere più facile fare impresa»

Francesco Peghin

Francesco Peghin

«Da questo Opinion Panel – osserva il presidente di Fondazione Nord Est, Francesco Peghin – emerge un quadro in cui le imprese si sentono ancora sconnesse rispetto al sistema Paese, motivo per cui rimane centrale individuare dei percorsi legislativi volti a rendere più facile fare impresa in Italia. Un cambio di passo sarebbe quanto mai urgente per aiutare le nostre aziende a far fronte alle sempre più difficili sfide della competitività globale, ma soprattutto per attrarre nuovi investimenti in grado di creare nuove opportunità di lavoro per sostituire i posti persi nei 7 anni di crescita nulla».

Ti potrebbe interessare