Veneto: produzione industriale +1,5% a settembre

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Nel terzo trimestre 2015, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato un incremento tendenziale del +1,5% (era +1,8% nel trimestre precedente). Rispetto al trimestre precedente l’aumento destagionalizzato è stato invece del +0,5% (era +1,5% nel trimestre precedente). La variazione media nei primi nove mesi dell’anno si attesta al +1,6 per cento, poco al di sotto del risultato complessivo del 2014 (+1,8%). L’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera di Unioncamere del Veneto, con la collaborazione di Confartigianato del Veneto, è stata effettuata su un campione di 2.287 imprese con almeno 2 addetti.

Buoni segnali dalla micro impresa

«C’è un aspetto dell’analisi congiunturale – commenta Fernando Zilio, presidente di Unioncamere Veneto – che va opportunamente sottolineato ed è il robusto incremento della micro impresa che non si limita a migliorare le percentuali di vendite all’estero, ma aumenta in modo consistente anche il fatturato interno. Era il segnale che attendevamo per passare dall’area grigia di una “ripresina”, che se cominciava ad interessare le imprese capaci di proporsi sui mercati esteri non sembrava però in grado di coinvolge i consumi, ad una “ripresa” che, finalmente, sembra avere abbattuto il diaframma della sfiducia delle famiglie che tornano a spendere e lo fanno alimentando un mercato fatto di tante piccole imprese che proprio nel mercato interno trovano la loro linfa vitale».

Produzione

Sotto il profilo dimensionale l’aumento ha interessato tutte le classi in particolare le micro imprese (+4%), seguite da quelle di grandi dimensioni (+1,9%). Variazioni più contenute per le aziende di media (+0,9%) e piccola (+0,5%) dimensione. Per quanto riguarda le tipologie di beni l’indicatore evidenzia una crescita per i beni d’investimento (+2%) e quelli di consumo (+1,8%), a seguire i beni intermedi (+1%).

A livello settoriale spiccano le variazioni positive dell’alimentare (+5,7%), gomma e plastica (+3,3%), metalli e prodotti in metallo (+2,2%). Meno marcato l’aumento del legno e mobile (+0,9%), ma variazioni particolarmente negative hanno interessato il settore tessile, abbigliamento e calzatura (-4%) e quello delle macchine elettriche ed elettroniche (-1,2%).

Fatturato

Il fatturato totale ha segnato una dinamica positiva rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (+1,9%) anche se inferiore rispetto al trimestre precedente (+3%). La miglior performance è ascrivibile alle micro imprese (+4,5%); le grandi e le medie aziende registrano entrambe un +1,7%. Tra i settori spiccano i mezzi di trasporto (+6%), alimentare e bevande (+5,8%), gomma e plastica (+3%), solo il comparto del tessile, abbigliamento e calzature ha confermato una variazione negativa (-3,3%). La dinamica positiva del fatturato è ascrivibile sia al continuo andamento delle vendite all’estero con un +2,8% (era +4,1% nel trimestre precedente) sia alla serie positiva delle vendite sul mercato interno. Il fatturato estero è risultato positivo in particolare per le micro imprese (+5,9%), seguire dalle aziende di grandi (+3,8%) e medie (+2,8%) dimensioni.

Tutti i settori hanno evidenziato un aumento o stazionarietà ad esclusione del tessile ed abbigliamento e della gomma e plastica, entrambe con -3%. Il fatturato interno è aumentato del +1,5% (era +2,4% lo scorso trimestre e +0,6% nell’ultimo trimestre 2014), andamento determinato dalle micro imprese (+4,2%), seguite dalle medie (+0,9%) e piccole (+0,7%) aziende. Le aziende di grandi dimensioni segnano invece un andamento negativo del -1,2%. A livello settoriale i migliori sono risultati i comparti della gomma e plastica (+4,8%), alimentare e bevande (+4,7%) e della carta e stampa (+2,8%). Variazioni negative per tessile, abbigliamento e calzature (-3,5%) e macchine elettriche ed elettroniche (-2,2%).

Ordinativi

Performance positiva (+2,4%) per gli ordinativi, analoga a quella dello scorso trimestre. A livello dimensionale sono risultate migliori le grandi (+5,6%) e micro imprese (+3,8%). Per i settori le dinamiche migliori si hanno nei comparti alimentare e bevande (+5,8%), gomma e plastica (+4,1%), macchine ed apparecchi meccanici (+3,5%), mezzi di trasporto (+3,3%). Si confermano negative le variazioni del tessile e abbigliamento (-4,7%). In aumento il trend dal mercato interno (+2,2%, era +1,8% nel trimestre precedente). In aumento gli ordinativi interni per tutte le dimensioni aziendali, in particolari le grandi imprese (+4,4%).

A livello settoriale le performance migliori le mettono a segno i comparti alimentare e bevande (+5,4%), gomma e plastica (+4,4%) e macchine ed apparecchi meccanici (+3,6%). Negativi invece i settori tessile e abbigliamento (-3,5%), macchine elettriche ed elettroniche (-3,2%) e mezzi di trasporto (-0,8%). Gli ordinativi esteri hanno segnato un +2,7% (+3,5% lo scorso trimestre), attribuibile in particolare alle grandi (+6,4%) e micro (+5,9%) imprese. Spiccano i settori dell’alimentare (+7,1%), mezzi di trasporto e macchine elettriche ed elettroniche (entrambe +6,1%), marmo, vetro e ceramica (+5,4%). Sempre negativa la variazione del tessile e abbigliamento (-6,9%).

Occupazione

Nelle imprese manifatturiere l’occupazione ha segnato una dinamica positiva pari al +1,7%, lievemente superiore a quella allo scorso trimestre (+1,4%). Bene le grandi imprese (+6,9%) sospinte dall’espansione occupazionale nel settore dell’occhialeria, che fa segnare un +15,7 per cento.

Sotto il profilo settoriale la miglior variazione ha riguardato il settore alimentare e bevande (+2,2%), macchine e apparecchi meccanici (+1,7%), gomma e plastica (+1,2%) mentre dinamiche particolarmente negative hanno interessato i settori carta e stampa (-5,4%) e marmo, vetro e ceramica (-2,4%).

Previsioni

Tornano positive le aspettative degli imprenditori per i prossimi tre mesi. Dopo le previsioni negative dello scorso trimestre, si registra maggiore fiducia per gli ordini dal mercato estero (+11 punti percentuali rispetto ad un saldo nullo) e il fatturato (+8 p.p. contro il -9,3 p.p. precedente). Positive le aspettative anche per la produzione (+5,4 p.p. contro il -11,3 p.p. precedente) e gli ordini interni (+3 p.p. contro il -13,6 p.p. precedente). Le aspettative per l’occupazione segnano invece un -1 p.p. comunque in netto miglioramento rispetto al -4,5 p.p. del trimestre precedente.

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