BpVi, Zonin: "Lascio in mani serie e affidabili"

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«Sono stati anni di grande crescita per la Banca Popolare di Vicenza, che ha saputo e voluto far crescere questo territorio cui, mi auguro, rimarrà legata per sempre». Queste le prime parole con cui Gianni Zonin ha commentato le proprie dimissioni da presidente dell’istituto berico dopo 19 anni. In carica dal 1996, ieri pomeriggio il Cda ha accolto le sue dimissioni e ha nominato Stefano Dolcetta nuovo presidente. Il primo pensiero del presidente uscente è rivolto all’ultimo periodo del suo mandato.

Zonin: ecco perché non ho lasciato prima

«Sarebbe stato più semplice per me – ha dichiarato Zonin – alla vigilia dei grandi cambiamenti che stanno avvenendo, e nelle difficoltà di questi ultimi mesi, lasciare il mio posto molto prima di oggi, ma ho sempre vissuto la mia appartenenza alla vita di questa banca come un servizio alla comunità di cui, con orgoglio, faccio parte con la mia famiglia. Oggi, dunque, è possibile per me fare un passo indietro, perché lascio la banca in mani serie e affidabili, innanzitutto quelle del consigliere delegato e direttore generale Francesco Iorio».

Non solo uno sguardo rivolto al passato. Le dichiarazioni di Zonin si sono soffermate anche sul futuro dell’istituto bancario e in particolare sul suo successore Stefano Dolcetta. «A questa autorevole personalità, che ha dato la propria disponibilità in un momento difficile, va il mio ringraziamento e l’augurio di essere il protagonista di questo anniversario della Popolare di Vicenza che vede il nostro Istituto così severamente impegnato, ma anche rivolto a un grande futuro. Un futuro al quale credo e che sarà il sicuro compimento di questo cammino».

Zonin ha poi rivolto il proprio ringraziamento a «tutti i dipendenti della Banca e le loro famiglie. Se questa Banca per anni ha avuto un volto e ha saputo rispondere alla missione che ci era stata affidata, lo dobbiamo alle migliaia di dipendenti che, con abnegazione e capacità, hanno saputo mettersi al servizio di centinaia di migliaia di clienti».

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