2Pay, startup padovana premiata a E-Tailers 2015

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Migliorare con gli strumenti forniti dalla tecnologia un gesto semplice e sicuro, come quello di pagare in contanti. Questa è, in breve, l’idea attorno a cui si è sviluppata la startup padovana 2Pay, uno dei progetti selezionati tra i finalisti di E-Tailers 2015, la call for ideas per i settori di e-commerce e soluzioni logistiche innovative, lanciata da Digital Magics e Talent Garden. La piattaforma si è distinta tra oltre 50 progetti ed è arrivata tra i 10 finalisti che hanno partecipato al concorso, venendo segnalata da Ibm, partner dell’iniziativa, come uno dei progetti più avanzati durante la sessione degli incontri.

Un sistema di pagamento semplice, efficace, sicuro

2Pay è un sistema di mobile payment che consente di effettuare, tramite il proprio cellulare, transazioni a distanza e in prossimità, in tempo reale, con estrema semplicità e sicurezza, senza costi e svincolati dai rischi derivati dall’uso di carte o conti correnti. Dopo aver gratuitamente scaricato l’app, è possibile effettuare le transazioni semplicemente inserendo il numero di cellulare di chi deve ricevere i soldi e il proprio pin di sicurezza. La piattaforma crea così un sistema economico integrato, in cui clienti ed esercenti ottengono vantaggi concreti, recuperando le inefficienze dell’attuale sistema di pagamenti.

La vetrina di E-Tailers ha consentito a 2Pay di ottenere la possibilità di accedere ai programmi Ibm per le startup e di ottenere crediti sull’utilizzo del Cloud Ibm. La buona riuscita dell’iniziativa e lo scambio di idee tra i partecipanti sono stati alcuni dei punti sottolineati da Edmondo Sparano, partner di Digital Magics, e Alessandro Rimassa, Fondatore e Direttore di Tag innovation school: «Siamo decisamente soddisfatti – hanno affermato – sia dal punto di vista del risultato di E- Tailers 2015 che da quello più ampio dell’ecosistema startup: ottima qualità dei pitch e buoni prodotti, grande diversità delle soluzioni proposte e l’interessante ‘effetto collaterale’ che ha portato le startup a collaborare fin dal primo giorno fra di loro, invece di competere».

Giulio Todescan

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