Redditi: Padova numero uno, ma Belluno cresce nella crisi

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Padova la più ricca, ma anche quella che dove i redditi sono crollati di più. Belluno sotto la media italiana, ma anche l’unica provincia veneta dove gli introiti medi delle famiglie sono aumentati anziché perdere potere d’acquisto.

Sono i numeri dei redditi medi delle province del Veneto dal 2008 al 2013, tratti dalla classifica nazionale che il Sole 24 Ore ha ricavato aggregando i dati delle dichiarazioni dei redditi delle famiglie dei singoli comuni. Scorrendo i numeri, scopriamo un Veneto ancora ricco, ma con i redditi colpiti duramente dalla scure della crisi, a volte anche più di quanto sia accaduto in altre regioni meno forti dal punto di vista economico.

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Veneto, la locomotiva perde terreno

Partiamo dallo sguardo nazionale: il Veneto si conferma terra ricca. Il reddito medio nazionale nel 2013 è di 20.243 euro (sulla base delle dichiarazioni dei redditi effettuate nel 2014) e cinque province su sette del Veneto si collocano sopra questa soglia: Padova, Vicenza, Venezia, Treviso e Verona. Due province, le più povere, sono invece sotto la media nazionale: Belluno e Rovigo.

Se guardiamo la variazione percentuale, scopriamo però che questa ricchezza nel quinquennio della crisi economica ha subito una battuta d’arresto: in Italia dal 2008 al 2013 si è perso il 3,27% del reddito medio, e due province venete hanno avuto un crollo maggiore. Si tratta di Padova, che registra un -3,51% nei redditi, e di Treviso, dove le famiglie in media hanno lasciato per strada il 3,37% del loro potere d’acquisto.

Padova la provincia più ricca, Rovigo la più povera

Veniamo ai numeri nudi e crudi – con l’avvertenza che si tratta di dati medi e vale la regola della “media del pollo”. A Padova il reddito medio è di 21.944 euro nel 2013 (-3,51% dal 2008). Seconda provincia più ricca è Vicenza con 21.246 euro e un calo dell’1,79% dei redditi rispetto al 2008. Terzo posto per Venezia: 21.096 euro e -2,91% sul 2008.

Quarta provincia più ricca è Treviso con 21.035 euro di reddito medio, e un calo del 3,37% da cinque anni prima. Poi c’è Verona che registra 20.810 euro di reddito annuo 2013 e perde il 2,67% di quanto guadagnava cinque anni prima. Rovigo ha il reddito medio più basso in Veneto: 18.090 euro e un calo del 2,48% dal 2008 al 2013.

A Belluno crescono i redditi nonostante la crisi

Felice eccezione è quella rappresentata da Belluno e provincia. Qui nonostante il reddito non sia particolarmente alto – si colloca al sesto posto in Regione con 20.187 euro nel 2013, meglio solo di Rovigo – si registra una dinamica positiva nei redditi durante la Grande Crisi.

Secondo i dati forniti dal Sole 24 Ore, solo tre province in tutta Italia hanno visto crescere i redditi medi nei cinque anni dal 2008 al 2013. Sono Bolzano, L’Aquila e, appunto, Belluno. Il capoluogo abruzzese ha la crescita più significativa: +1,76% arrivando a 17.896 euro medi. Poi la Provincia autonoma altoatesina ha visto incrementare dell’1,45% i redditi che hanno raggiunto 22.321 euro di media. Segno più anche a Belluno dove è del +1,21% il miglioramento della ricchezza diffusa che si attesta a 20.187 euro medi.

I “paperoni” veneti? A Padova, Verona e Treviso

Ma c’è un altro dato interessante nella ricerca del Sole 24 Ore, quello dei concentrazione dei contribuenti che dichiarano redditi sopra i 75 mila euro. La media italiana è dell’1,92% sul totale delle dichiarazioni fatte al Fisco. E in Veneto? Spicca la provincia di Padova dove i “ricchi” sono il 2,42% del totale. Seconda è Verona con la sua provincia che ha il 2,03% di dichiarazioni over-75mila, e terza Treviso con una concentrazione del 2%.

Al quarto posto troviamo Venezia con 1,84 su 100 contribuenti a dichiarare più di 75 mila euro, al quinto c’è Vicenza (1,79%), al sesto Belluno (1,44%) e in ultima posizione si attesta Rovigo (1,09%). Un’avvertenza scontata: i dati prendono in considerazione solo i redditi dichiarati. Evasori parziali o totali, che in Veneto come in tutta Italia non mancano certo, sono “invisibili” anche in questa classifica.

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