Padova: un universitario su 3 a Expo

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Uno studente universitario padovano su tre andrà ad Expo. Anzi, almeno uno su tre. Pare proprio che l’esposizione universale piaccia a Padova, anche per ragioni economiche: l’Ateneo patavino è stato il primo ad aderire alla convenzione con Expo che permetteva agli studenti di comprare un biglietto, a data aperta, a 10 euro (al posto dei 34 di listino). Ed è così che 20.408 studenti dell’Università patavina hanno aderito all’iniziativa e comprato il tagliando: fra pochi giorni lo riceveranno via mail, basterà stamparlo e il gioco sarà fatto. «Avevamo un’alta aspettativa dell’adesione degli studenti alla possibilità di avere un biglietto a tariffa scontata, ma francamente non ci aspettavamo una così ampia richiesta – ha detto il rettore Giuseppe Zaccaria – siamo quindi doppiamente felici per aver dato questa opportunità e per averla vista cogliere, così tanto, dai nostri studenti».

Padova nel cuore di Expo

Ma Padova è nel cuore dell’esposizione universale anche per altri motivi. Partiamo da una data: il 15 settembre scorso l’Ateneo patavino ha inaugurato il nuovo Giardino della Biodiversità nell’Orto Botanico. Una serra alta 18 metri e lunga 100, costata poco più di 20 milioni di euro, che ha portato la metratura di uno degli orti più storici del mondo da 22 a 37mila metri quadrati. Tutti di piante, ovviamente: un’innovazione che non poteva passare inosservata a Milano, dove la biodiversità è tema fondante di Expo. Così, contestualmente con l’apertura del nuovo Giardino delle Biodiversità, sono partiti i contatti con Expo, chiusi da un accordo – firmato ad ottobre – fra il Rettore Zaccaria e Diana Bracco, commissario generale del Padiglione Italia. Ed è proprio una buona parte di quest’ultimo che è stato dato in gestione all’Università patavina: ruolo per il quale si erano candidati in molti (Atenei).

Convegni ed eventi made Padova

L’Ateneo patavino ora curerà anche 10 convegni ed eventi, nazionali e internazionali, all’interno del Padiglione Italia di Expo. La regia è del professor Telmo Pievani, che ha rimarcato anche il ruolo avuto da Padova in questi mesi, che definire difficili è un eufemismo, di rincorsa alla riuscita di Expo 2015. «L’Università di Padova ha svolto un ruolo di garanzia scientifica e di continuità lungo tutti i lunghi mesi di preparazione all’Expo – ricorda il rettore Zaccaria – Un ruolo che ci è stato riconosciuto da tutte le persone e i soggetti istituzionali con i quali abbiamo collaborato in questi mesi molto intensi. Non nego infatti che la rincorsa all’obiettivo non sia stata faticosa, a volte travagliata, e che probabilmente non tutto quanto avessimo concordato sia stato realizzato (ovviamente non per colpa nostra) ma ho potuto constatare di persona, passando una bella giornata a Milano, di come il risultato finale sia di ottima qualità, un biglietto da visita importante che il nostro Paese può mostrare al mondo intero».

 

 

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