80 progetti in azienda cercano studenti

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Una rete di attori pubblico-privati per reclutare studenti «innovatori» e accelerare la contaminazione impresa-università, provando a colmare la distanza con il mondo del lavoro e a suscitare nuova imprenditorialità. ‘Impresa’ necessaria data la curva calante dei giovani imprenditori (-3,4% nel 2014). Ma possibile se è vero che il 50% delle aziende partecipanti ha proposto collaborazioni professionali ai giovani universitari.

È il senso del protocollo siglato oggi dai Giovani Imprenditori di Confindustria Padova, Collegio Universitario Don Mazza, Comune di Padova ed Esu di Padova nell’ambito di Mimprendo Italia, l’incubatore di imprenditorialità ideato a Padova nel 2009 e dall’anno scorso alla ribalta nazionale, che permette a giovani universitari in tutta Italia di misurarsi con l’innovazione e di sviluppare idee nel cassetto degli imprenditori. Trasformando l’intuizione in nuovi progetti o prodotti con ricadute industriali (e commerciali), come è avvenuto nel 70% dei casi. Come per Experenti, la piattaforma di realtà aumentata made in Italy che ha mosso i primi passi con Mimprendo, o lo sviluppo di una valvola criogenica che ha già trovato clienti in Russia e Asia.

Sono 81 i progetti innovativi proposti dalle aziende di ogni settore e dimensione (anche multinazionali) per l’edizione 2015 di Mimprendo Italia; di questi, 29 dal Veneto (36,2%) e 17 da Padova. Dal distributore automatico di minuteria Lean all’app per l’illuminazione efficiente in galleria, dalla linea innovativa di prodotti per go-kart alla cassa audio in ceramica per un sound sofisticato. Su questi progetti si misureranno in una competizione di sei mesi team multidisciplinari di studenti, laureati e dottorandi che affiancheranno l’imprenditore nello sviluppo della propria idea offrendo il valore aggiunto dell’accesso alla ricerca e della creatività. Una sfida per collegare le idee imprenditoriali con le menti creative degli universitari, che da quest’anno può contare sul network con Comune ed Esu di Padova.

Il protocollo d’intesa è stato firmato oggi nella sede di Confindustria Padova dal presidente dei Giovani Imprenditori Rodolfo Cetera, Eleonora Mosco vicesindaco di Padova, Rocco Bordin amministratore unico Esu di Padova e Flavio Rodeghiero presidente del Collegio Don Mazza. L’accordo prevede la sinergia pubblico-privato per la promozione capillare di Mimprendo Italia tra gli studenti universitari del polo Padova-Verona-Venezia, oltre alle aziende del Veneto e ad altri partner istituzionali.

Accanto ai Giovani di Confindustria Padova e al Collegio Don Mazza, responsabili operativi del progetto nazionale, Comune ed Esu metteranno in campo tutti gli strumenti di comunicazione istituzionale, dal web ai social ai notiziari, le strutture e gli spazi per promuovere il collegamento tra giovani di talento e aziende. Gli universitari hanno tempo fino al 2 aprile per aderire online a Mimprendo Italia (www.mimprendo.it).
I team selezionati dalle aziende affiancheranno l’imprenditore nello sviluppo dell’idea attraverso una piattaforma tecnologica dedicata. Al team vincitore un premio fino a 10mila euro e, si spera, la proposta di lavoro. Come è successo a Leonardo Dri, 27 anni, veneziano, laureando in international management a Ca’ Foscari, che dopo essersi occupato di nuove tecnologie per la didattica per bambini con la padovana Clesp (distribuzione libri scolastici), ha iniziato una collaborazione con la stessa azienda nella progettazione di bandi europei.

«Investire sul talento e il merito è una condizione per tornare a crescere – dichiara Rodolfo Cetera presidente Giovani Imprenditori Confindustria Padova -. Un impegno da perseguire insieme, imprese, istituzioni, enti locali per creare un ecosistema favorevole alla nuova impresa e al lavoro di qualità. Con Mimprendo offriamo a giovani brillanti un laboratorio in cui valorizzare le proprie conoscenze, apprendere una metodologia manageriale, fare un’esperienza qualificante da spendere nel mondo del lavoro. La collaborazione con Comune ed Esu rafforza questo impegno e promuove un’azione coordinata sul territorio che metta al centro la creatività dei giovani, la contaminazione tra imprese e nuovi saperi, la cultura dell’innovazione».

«L’accordo sottoscritto – spiega la vicesindaco del Comune di Padova, Eleonora Mosco – sottolinea l’importanza della rete nella creazione di opportunità per i giovani e occasioni di visibilità per i loro talenti. L’osservatorio privilegiato rappresentato dall’Assessorato alle Politiche giovanili e dal suo Ufficio Progetto Giovani evidenzia la necessità di azioni congiunte come questa». Nel solo 2014, oltre 1.500 giovani hanno avuto accesso alle consulenze nel campo del lavoro e dell’innovazione e quasi 3mila hanno preso parte agli incontri nello stesso ambito. «Questo accordo si unisce alla collaborazione dei professionisti volontari iscritti agli ordini e ai protocolli firmati con i Giovani di Confindustria e con Fòrema. Formazione, orientamento e internazionalizzazione sono i risultati a cui puntare per il futuro dei giovani di talento. Mimprendo Italia è un importante strumento per raggiungerli».

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