Tempesta di San Giovanni: danni alle colture tra Treviso e Verona

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Ancora maltempo a nord est, nel giorno di San Giovanni, da sempre momento propiziatorio nella storia della tradizione contadina. Sfatato pure questo mito Coldiretti Veneto conta per l’ennesima volta i danni di una difficile annata che vede l’inizio dell’estate alquanto dubbioso in termini di risultati agronomici ed economici.

Nell’opitergino mottense, in provincia di Treviso in particolare nella zona di Mansuè sono stati scoperchiati annessi rustici dove erano custoditi paglia e fieno per l’alimentazione dei bovini, atterrati anche filari di vigneti e abbattuti pioppi e alberi. Alcune aziende agricole reclamano danni al 50% si tratta dei viticoltori che stanno già provvedendo al ripristino delle vigne rialzando le piante dove è possibile anche se la vendemmia locale si può considerare compromessa per le varietà precoci come il Pinot, Chardonnay e in coda il Prosecco. Nel veronese la grandine ha colpito i frutteti già in piena fase di raccolta per pesche e nettarine e la Lessinia è stata il centro di una tromba d’aria. Una serata da dimenticare anche nel veneziano dove a Meolo l’acqua scesa a secchiate in maniera intensa ha allagato strade e case. Difficile valutare in cifre le difficoltà, sicuramente – spiega Coldiretti – si vanno ad aggiungere ad altri eventi atmosferici che ormai caratterizzano il settore sempre più esposto alle imprevedibili e bizzarre variazioni climatiche.

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