I commercialisti vicentini presentano "L'onere della toga"

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Cinque storie di magistrati in prima linea descritte in L’onere della toga, l’ultimo libro di Lionello Mancini, giornalista de Il sole 24 Ore, che sarà presentato dall’autore martedì 17 dicembre alle ore 18 presso la Sala del Capitolo ViArt in Contrà del Monte 13 a Vicenza, alla presenza di Mara Gatti. L’incontro aperto al pubblico, organizzato dal Gruppo Galla 1880 in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Vicenza, chiude il ciclo 2013 della rassegna “Commercialisti in cerca d’autore” dedicata ai molteplici incroci tra economia, diritto, cultura. Lionello Mancini, cronista giudiziario che ha collaborato con testate importanti come Il Sole 24 Ore, La Stampa, Panorama, discuterà con Mara Gatti i temi del suo lavoro più recente.

«Abbiamo scelto L’onere della Toga – spiega Carlotta Baruchello, Consigliere dell’Ordine dei Commercialisti di Vicenza – perché attraverso le storie di 5 magistrati in prima linea, Mancini traccia uno scenario sul tema della giustizia, sul suo funzionamento, sui suoi costi e sulle ricadute sociali. Si tratta di un tema che ci sta particolarmente a cuore, perché ogni giorno ci confrontiamo con le distorsioni della macchina giudiziaria come professionisti e come cittadini».

L’onere della toga: emozioni e fatiche di magistrati in prima linea

L’onere della toga è un libro documentato e preciso, ricco di informazioni raccolte in presa diretta, ma grazie a una scrittura rapida, quasi narrativa, l’autore riesce anche a trasferire al lettore le emozioni, le fatiche, le paure dei suoi protagonisti offrendo così una visione dall’interno del mondo della giustizia, esattamente il tipo di racconto che manca nei discorsi pubblici sull’argomento. Poco si parla del lavoro quotidiano dei magistrati, dei rischi, delle rinunce, della fatica di doversi confrontare ogni giorno con la parte peggiore del paese. L’autore racconta la quotidianità di cinque magistrati “di frontiera” e, attraverso la loro voce, dipinge un quadro dello stato del mondo giudiziario italiano.

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